venerdì 28 agosto 2015

Il film noir (00)



Il film noir

Per gli oscuri sentieri dell’anima
(00)

Premessa
Quando il buio ti acceca, il bianco è un calcinato orizzonte di dolore, la luce ti taglia in due, e le ombre ti schiacciano, allora sei dentro un film noir!
Il genere noir, più volte l’ho detto, ha fatto, e fa ancora, sorgere dubbi. Sull'argomento sono intervenuto fino alla noia (mia e degli altri che mi leggevano), ma si vede che non bastava. Ricominciamo allora con dubbio indubitabile.   Umberto Eco, col suo solito acume, tempo fa così s’interrogava sul noir:
“Mi sento sempre un poco imbarazzato quando mi si parla di un romanzo “noir”, benché il termine sia oggi abusatissimo, sia nelle recensioni che nella pubblicità. Certamente un romanzo noir non è un romanzo giallo …”.



Sarei completamente  d’accordo con U.E. se giallo l’avesse scritto “giallo”, ma incontro anch’io da anni una grande confusione. Andea Camilleri e Alicia Gimenez Bartlett scrivono polizieschi, è una certezza, ma sono anche noir? I loro personaggi sono poliziotti (che  conta parecchio) e fanno indagini istituzionali. Non vale però l’affermazione “Un poliziesco non è un romanzo noir!”. Allora: “Cos’è questo noir?”.
Cercherò di dare una "mia" definizione, ma prima occorrerà una spiegazione e ancor prima una selezione degli elementi che caratterizzano un film noir. Ripeto sono "mie" scelte, come tali discutibili e contestabili, se avrete elementi per farlo ben venga il dibattito!

La colpa è dei francesi (del “giallo” è degli italiani) che nel ’44 appena liberati dagli alleati scoprirono, con entusiasmo vicino al fanatismo, i film americani degli anni ’40, bloccati dai tedeschi occupanti e dal governo fantoccio di Vichy. Arrivarono subito anche i romanzi e nacque il termine “noir”.
Fin qui niente di male anche perché le copertine erano nere (idea copiata e traslata dai gialli Mondadori).
Una diecina di anni orsono si è scatenata la lotta tra le case editrici (principali colpevoli RTS e l'Espresso) che volevano vendere ristampe di romanzi gialli: erano tutti noir!
La faccenda fu studiata, sviscerata, argomentata e spiegata dagli accademici e, come afferma anche U.E., di conseguenza  non ci si capisce più nulla. Non pensate di poter far ordine o di chiarirvi le idee da soli. Vi aiuterò io, ance se, da tempo, avevo preso le distanze.
C’è chi, e con fondate ragioni, fa risalire la nascita del genere (meglio, lo vedremo, “modo”) noir al film Il gabinetto del dottor Caligari.



Il film, capolavoro assoluto dell’espressionismo tedesco, è del 1920. Muto ma onirico e immaginifico. Inquietante e ricchissimo d’immagini e inquadrature stupende. Ma non è un noir! Altri, sedicenti rigorosi, si rifanno a Il Dr Jeckyll e Mr Hyde di Mamoulian



Molto bello anche questo film, ma se non ci limitiamo al “modo” narrativo siamo fuori strada. Io credo che si debba considerare High Sierra (Una pallottola per Roy in Italia) come un segnale, un sintomo, del prossimo arrivo del noir.


Ragionando intorno a questo film del 1941 che si può trovare il bandolo (noir) della matassa. Una frase per tutte. "Quelli in gamba sono andati, morti o in galera. Vedi, se avessi solo quattro uomini come te, Roy, lavorare sarebbe uno scherzo!".
Non siamo ancora a La fuga (da e anch’esso Dark Passagesempre con Bogart superlativo, ma il passo è breve. Staremo insieme, se vorrete, con molti post (ho impostato due cifre!) cercherò di chiarirvi molte cose sui film noir e sul noir.


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