giovedì 21 settembre 2017

Peso letterario (I)



Pesati con la stadera
"Pondera iniqua sunt!" 
semiseria caccia alle streghe per un esorcismo "ponderato"

(I)
La frase del sottotitolo è di Giulio Cesare, che era anche bravo a trovare frasi d'effetto. Il De bello gallico è infatti un libro di sagace marketing. Sempre parlando di libri affermo che non è vero che "Nomina sunt consequentia rerum", infatti i titoli, spesso pensati dal marketing, vengono dopo il testo. Senza tema di scandalo oso invece affermare che "Pondera sunt consequentia rerum!" e ve lo vado a spiegare, almeno ci provo.

The Importance of Being Earnest è una piacevole commedia di Oscar Wilde. La traduzione più fedele sarebbe "L'importanza di essere Franco".
Le recensioni spesso sono fasulle!". Questa franca e diffusa opinione  unisce chi pensa che alcuni autori siano sopravvalutati a chi, invece, crede che siano sottovalutati.
"De gustibus non disputandum est", disse Giulio Cesare (sempre lui!) davanti a un repellente piatto di asparagi al burro serviti nella casa milanese di Valerio Leone. Ai generali Romani, abituati all'olio, la pietanza non garbava affatto.  Il burro era considerato un alimento "barbaro". Cesare, di fronte all'imbarazzante situazione, placò gli animi con la famosa frase.
A noi non basta, vogliamo vederci chiaro. 
Lo so che pensate che i critici siano "prezzolati", che le recensioni su La lettura o su Robinson siano "pilotate" dal marketing della major di turno,  che le recensioni spontanee sui Social Network siano frutto d'invidia, di bile o peggio di desiderio di benevolenza (a volte sono solo di amici affettuosi o di parenti serpenti), pensate anche che il "passa parola" non esista. Tutto vero, tutto falso? No, tutto dubbio, la realtà è assai complessa, la valutazione o svalutazione dei libri di più. E' di fatto incomprensibile. Ho sentito bisogno di un aiuto speciale.
Ho deciso allora di usare la mia stadera (una bilancia di origine etrusca che si basa sul principio delle leve. È costituita da una leva a bracci diseguali e da un fulcro che, in genere, si presenta fisso), che è, oltre che etrusca, anche magica. E' quella rugginosa  della nonna: ci pesava le patate, i conigli, i pomodori e i polli tanto tempo fa, con quella sapeva giudicare l'onestà delle persone. Ne era fiera.  
Funziona ancora che è una bellezza. Ci ho pesato i pacchi (alcuni sono "pacchi" di napoletana memoria) di libri di una dozzina di autori di gialli nostrani, del presente e del passato. Che non me ne vogliano alcuni coevi se risultano "leggeri", la vecchia stadera non mente. La stadera,  è più che magica, ha tre tacche: sotto, centro e sopra dove trova il suo indiscutibile equilibrio. Ha anche un chip di ossidiana, a quei tempi il silicio non c'era, che le fa emettere, con voce soave ma perfida, una breve sentenza. Le ho riportate tutte con precisione. Dovere di cronaca, il parere non è mio, è della stadera!
Confesso che nel fare le pesate, per un attimo ho pensato alla bilancia di  Oudewater, meglio conosciuta come quella della Pesa delle streghe (Heksenwaag), ma subito l'ho cacciato via quel brutto pensiero! Vediamo i risultati delle pesate dei primi tre.

Sopravvalutato



Marco Malvaldi: scrittore  labronico (non s'offenda anche se è pisano), non è un macchiaiolo (Camilleri), è lontano dall'impressionismo (Chandler) e non capisce l'espressionismo (Izzo). E' ripetitivo (vecchietti del Bar Lume) come quel tuo amico (tutti ce l'hanno, il mio si chiama Franco V.) che ti racconta due o tre volte la stessa barzelletta.

E' pedante, elucubra pensando d'essere spiritoso. Ha responsabilità gravi sull'orrenda fiction di Sky. Insiste troppo anche nel plagiare il Vernacoliere, non sarà che tempo fa gli hanno rifiutato un testo teatrale , in vernacolo, ovvio!.


Nella tacca di centro


Giampaolo Simi: è uno scrittore viareggino e a sentirselo dire non s'offende. Merito non da poco. Melanconico nell'animo, cerca di reagire con sottile ironia. A volte ci riesce, a volte invece ricade nel cinismo smagato, sempre e comunque con onestà esistenziale e intellettuale.


L'approfondimento della psicologia di una donna poliziotto in un compito gravoso è molto attento e pieno di sincera empatia. Quando non ti angoscia, ti solletica l'intelletto, quando è cupo, t'intristisce. Coltiva rose, rose elettriche e ne subisce le scosse, Ma quando parla di Viareggio fuori stagione allora sembra di guardare un pacato e profondo quadro di Moses Levy.
 
Sottovalutato


Fruttero&Lucentini: non è uno scrittore ma una premiata ditta letteraria che afferma di produrre gialli a modello unico. Molti, ingenui, ci hanno creduto. In realtà, con la scusa del giallo, fanno ottima letteratura, sia che vadano in giro leggeri di domenica con una donna, sia che vaghino guardinghi di notte attraverso la Torino esoterica.

Una coppia che ha tracciato una strada che pochi hanno seguito. Una strada troppo difficile per chi non sa di montaggio, lessico, di suspense e di clima. Troppo ardua per chi, sentendo parlare di clima, pensa al meteo. Riletta oggi La donna della domenica sembra scritta ieri.

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