lunedì 16 ottobre 2017

Lanterna Gialla (109)






Film n.107
Topkapi (- - -)
di  Jules Dassin
con Melina mercuri, Peter Ustinov, Maximilian Schell, Robert Morley




Passione sfrenata per gli smeraldi
Tratto dal romanzo The Light of the Day di Eric Ambler ne snatura lo spirito e gli intenti. Viene solo un anno dopo Dalla Russia con amore, che vedeva 007 a Istambul, invece dell'ironia scozzese (quindi sottile) di Connery, la buffoneria un po' sovratono di Ustinov. Peccato.
 

Ma ricapitoliamo la trama.  L'aristocratica e sensuale avventuriera Elizabeth Lipp (appassionata di smeraldi) e il prosaico e freddo calcolatore ladro professionista Walter Harper progettano il furto del pugnale del Sultano Mehmet I dalla sala del tesoro del Palazzo del Topkapi, a Istanbul. Nell'impugnatura splendidi smeraldi) Per minimizzare le possibilità di essere ricercati e incriminati i due, che per vari motivi non hanno dossier registrati a loro nome presso le polizie internazionali, scelgono di reclutare per la missione dei dilettanti, tutti però altamente specializzati nel ruolo che dovranno svolgere nel colpo: l'esperto di elettronica Cedric Page, il forzuto Fisher e l'agile acrobata Giulio, detto "la mosca umana".
Per un ruolo secondario ma rischioso, selezionano Arthur Simpson, uno spiantato inglese poco di buono che campa di espedienti ai danni dei turisti britannici tra Grecia e Turchia. Un incidente occorso a Fisher, però, costringe Harper e la banda ad arruolare a tempo pieno il goffo Simpson nel progetto, ignorando come egli, nel frattempo, sia stato suo malgrado costretto a diventare informatore della polizia turca, che sospetta che il variopinto gruppo di stranieri stia ordendo un complotto terroristico.


Dassin, reduce da New York (La città nuda) arrivato a Istanbul la butta sul "simpatico" e sul buffonesco. Ne esce un film ibrido che segue un registro narrativo anomalo, per l'epoca e per il regista. La cosa migliore sono le scene di vita della città (Dassin è abile documentarista) e i panorami sul Bosforo e sul mar di Marmara. Ustinov si prese un oscar come attore "non protagonista". Sarebbe stato il protagonista, ma forze non gli avrebbero dato l'oscar. Gli altri forniscono prove di mestiere. Peggio di tutti la Mercuri.
La scena del prelievo del pugnale, col ladro sospeso, fece scuola, ancor oggi è apprezzabile.

Voto ***/5

 

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