venerdì 17 gennaio 2020

Librialcinema (X)


Romanzi gialli al cinema 

influenze della letteratura
sui film gialli e noir 


Parte X

Quando il gioco si fa duro, i duri... !


Molti riconducono la nascita del genere cinematografico  noir al film Lo sconosciuto del terzo piano (1940), I francesi al film La fuga, io considero invece come germe (o virus) e modello solo Il mistero del falco (The Maltese Falcon). Esce nel 1941 ed è tratto dal romanzo Il falcone maltese (1929) di Dashiell Hammett. E' davvero esemplare per come i contenuti (la trama) sono raccontati con modi e stile noir.


Qui facciamo attenzione, siamo un passo cruciale del nostro discorso, il termine "noir" nato dopo c'entra il giusto! Il romanzo di Hammett, un classico della letteratura, è considerato fondatore dell' hard boiled il film, invece, una pietra miliare, un classico, del noir!  Cue classici, capite che trappole ci sono in giro? Non le ho tese io, semmai quei confusionari degli accademici che, invece di gustarsi i film o i romanzi, li classificano. Il fatto è che il regista, guarda caso è, come sempre, un autore: merito suo (e frutto del momento) se il film è raccontato con modalità di ripresa noir! Da un pulcino (il problema dell’uovo è superato) può sortire un gallo o un cappone. Dipende dal taglio che gli si dà!


“La mascella di Samuel Spade era ossuta e pronunciata, il suo mento era una V appuntita sotto la mobile V della bocca. Le narici disegnavano un’altra V, più piccola. Aveva occhi giallo-grigi, orizzontali. Il motivo della V era ripreso dalle spesse sopracciglia che si diramavano da due rughe gemelle al di sopra del naso aquilino…Somigliava, in modo abbastanza attraente, a un diavolo biondo.”

Così Dashiell Hammet ci presenta l’investigatore privato Sam (Samuel) Spade, dell’Agenzia Spade & Archer. Sam Spade è il personaggio principale del terzo romanzo intitolato “Il falcone maltese” che Dashiell Hammet, ex investigatore dell’Agenzia Pinkerton, pubblica nel 1930.


Il film, grazie a uno splendido Bogart nella parte di Sam Spade ( ma c'è anche il viscido Lorre!), ha un successo mondiale immediato.


"Chi è quest'uomo?". Il discorso sul doppio cinematografico potrebbe essere qui approfondito. Si potrebbero analizzare le differenze tra il personaggio sulla carta e quello sulla pellicola, ma... no, sarebbe una trappola: Bogart poco dopo interpreta Philip Marlowe: "E' lui o non è lui?".



Il brutto falco fasullo (ma, "fatto con la materia di cui son fatti i sogni") entrò nell'immaginario collettivo. Sia il libro che il film sono ancor oggi godibile e non sono invecchiati di un secondo!
Nel 1929 Hammett pubblica il racconto The Glass Key, in quattro puntate su Black Mask. Una rivista dime che in quel periodo vendeva centinaia di migliaia di copie.


Il romanzo definitivo, col titolo originale è del 1931. E' un po' allungato e anche aggiustato.


Nel 1942 il film che consacrò il successo di questa storia. Con Alan ladd vi appare, come Dark Lady, Veronica Lake. La sua pettinatura divenne un mito e anche un pericolo! A causa dei frequenti (e anche mortali) incidenti sul lavoro accaduti alle operaie e che l'imitavano il Governo le impose di cambiare e soprattutto tagliare i capelli!


Ma la storia non finisce qui! La trama si prestava infatti a vari modi di raccontarla: dalla katana alla Colt Navy!


La storia di un mito

1929 Red Harvest a puntate sulla dime Black Mask
1930 Il primo libro Red Harvest
1931 Il libro definitivo, si torna a La chiave di vetro
1935 - il primo film con George Raft
1932 - il secondo film con Alan Ladd
1961 - La sfida del samurai
1964 - Per un pugno di dollari

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