mercoledì 9 settembre 2020

Il Gufo Giallo 134



Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli


Giudizio n.  131
Riccardino
Andrea Camilleri
Sellerio




Paghi due, prendi mezzo...

Da anni sapevo che esisteva questo romanzo postumo, il marketing Sellerio l'aveva annunciato, apologizzato, evangelizzato, proclamato, pubblicizzato, reso misterioso, spifferando misteri... alla fine è uscito (una questione di età!).
"Una “r” arrotolata e dura, simile a quella siciliana, si usa anche nel sud della Francia". È quanto mi ha spiegato Serge Quadruppani, in un intervista di un decennio (o più) fa. Scrittore e traduttore parigino che con metodo e fantasia è riuscito a far parlare in francese Salvo Montalbano, ottenendo un ottimo risultato. “Dovevo far sentire la diversità delle tre lingue usate da Camilleri mi disse Quadruppani “e quindi ho usato il francese normale per tradurre l’italiano normale, mentre per l’italiano - siciliano di Camilleri ho preso in prestito parole ed espressioni dialettali del sud della Francia”. Ad esempio, “picciliddro”, bambino, dalle parti di Marsiglia si dice “minou”. Ma i dialetti francesi non hanno un vocabolario così vasto come il siciliano inventato da maestro Andrea e quindi alcuni termini sono andati persi. Non c’è per esempio, un corrispettivo del siciliano ‘taliare’ (guardare) o di ‘spiare’ (domandare). La Francia è stata unificata molto prima dell’Italia, dove le lingue regionali sono ancora sono vive.
Mi aveva appassionato, l'intervista continuò in un colloquio a quattro e mi appassionai ancora di più. A distanza di anni avere la possibilità di confrontare due stesure dell'ultimo romanzo di Camilleri mi era apparsa ghiotta. Purtroppo...
a) Dopo la delusione provata nella lettura dell'ultima stesura mi era passata la voglia di affrontare la prima del 2005.
b) Mi ci sono volute tre settimane per farmi passare il gran nervoso.
c) Meno male che è l'ultimo, non avrei più letto storie gialle di Montalbano.
Vi spiego.
La prima metà è ordinaria amministrazione: Salvo sogna male per il troppo cibo, Catarella sbatte le porte, Fazio esibisce capacità da Ufficiale dell'Anagrafe, Salvo bisticcia con la fidanzata, il questore lo tormenta... cose risapute, da non abusarne nei serial, ma l'età e i ghost writers...
Poi ci si perde in voli pirandelliani "un personaggio in cerca d'autore", no, l'inverso "Un autore in cerca di personaggio"; entra anche in gioco Luca Zingaretti in antagonismo, e gara di notorietà, con Salvo... ed altre sciagurate scene di surreale narrazione (che Achille Campanile perdoni Camilleri!) che sgretolano la già fragile e incerta (dubitosa) trama.
Morale della favola: il peggior romanzo della serie. Un peggior impensabile, disastroso e ovviamente irreparabile. Un vulnus!


 
La casa editrice Sellerio non doveva far questo! Capisco le ragioni di business, ma questa è truffa nei riguardi dei lettori: Elvira non l'avrebbe permesso! Pertanto ho deciso di dare due voti.
Voto al Romanzo: **/5
Voto alla casa editrice Sellerio: */5

 

 

What do you want to do ?
New mail
What do you want to do ?
New mail

Nessun commento:

Posta un commento