Delitti Western

sabato 1 giugno 2013

Inconfessabilmente (00)


Oscar  Montani – Glauco Dal Pino

Inconfessabili moventi

 

 
Riviviamo insieme un mese e un giorno
di ordinaria  follia
(giorno 00)
 

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Questi racconti sono stati pubblicati, nudi e crudi, sul  blog, quand'era su Splinder, nel 2008. Si chiamava anche allora Soft Boiled. A gennaio 2009, grazie al tocco del pennello graffiante di Glauco Dal Pino, furono pubblicati   corredati di immagini. A distanza di più di quattro anni il libro è ormai introvabile. Molti amici mi hanno chiesto di ripeterne la pubblicazione. Ho deciso di farlo per due motivi. Il primo è il numero di delitti per futili motivi che in questi giorni ci hanno angosciato sui media. Il secondo per dare stimolo a Marco del Bucchia a rifarne una piccola tiratura: li venderà! Per quanto riguarda la sostanza,  decideranno i lettori   se la mia fosse solo dissacrante fantasia!

Premessa

Di fronte a un assassinio ci chiediamo sempre “perché”, soprattutto se è uno sconosciuto. Un uomo, una donna, una ragazza che fino ad ieri non esisteva è per noi un universale umano. Una “persona”. La nostra non è curiosità, ma il desiderio di colmare un vuoto. La morte è già un mistero di per se, ma quando avviene per mano di un'altra “persona” ci spaventa di più. Ci inquieta.
Seguo sui quotidiani la cronaca nera, una passione ereditata dalla nonna.  Cerco sempre i moventi, anche sono quasi sempre poco originali. Del tipo “Lo tradiva con...” o “La massacrava di botte…” ed anche “Gli aveva fatto stipulare un’assicurazione sulla vita.” Nel caso di delitti seriali:”Il killer era spinto da sessualità repressa…” Leggendo i particolari  mi può tornare in mente un film. La fiamma del peccato (Doppia indennità, il titolo originale!), oppure   Il postino suona sempre due volte, raramente Il silenzio degli innocenti. Ricordata la scena cult, mi limito ad annuire  in silenzio e vado avanti a leggere. Come me molti, i più. Ci sono  poche anime semplici che si stupiscono. Ancora meno quelle che si turbano. E’ normale: si uccide per soldi, per amore, per odio covato o per legittima difesa.

Alcuni delitti recenti, invece, ci hanno profondamente turbato per la loro banalità. Leggendo “Voleva lasciarmi, le ho dato fuoco…”, oppure “La vicina teneva la tv a tutto volume, anche di notte…” ci si rimane male, ci coglie profonda inquietudine. Una volta mi è capitato persino “Il suo cane faceva la pipì sulle aiuole di pansé …” Sono rimasto basito, poi mi sono guardato alle spalle: ho pur sempre un gatto.
Sì, di fronte a questi moventi ci si sente inquieti, angosciati ed anche minacciati. I delitti per “futili motivi” (così credo li definisca il codice) sono terribilmente inquietanti: ogni persona li potrebbe commettere.
Tutti noi conosciamo le regole base del poliziotto: “Trova il movente, se hai anche un cadavere sei già alla fine del lavoro.” Purtroppo spesso manca il cadavere o il movente è così flebile, così sottile, così “futile” da risultare… impalpabile?  No, inconfessabile.
Per dare un senso alle nostre paure o per rafforzarle (dipende da chi legge), voglio proporvi delle storie molto brevi (cortissime) dove il movente inconfessabile si associa a volte alla scomparsa del  corpo della vittima. Moventi che non leggerete mai sui giornali, che non ascolterete al telegiornale e nemmeno alla radio. Sappiate però che hanno mosso la mano degli assassini. Siatene giustamente turbati e inquieti.
Qui troverete le loro anonime confessioni. Sono racconti introspettivi,  riflessioni soggettive  fatte allo specchio, solo a se stessi. L’assassino,    donna o uomo che sia, lo fa per dare uno spessore maggiore al flebile movente. Lo fa con apparente serenità, agghiacciante soddisfazione, quasi con orgoglio. Credo che mai e poi mai, ripeterebbe la sua confessione in pubblico.
(00 - segue)

 

 

3 commenti:

  1. ... Ciao Oscar/Marco, mi piacerebbe presentarlo nella mia biblioteca a Torre del Lago: verrai?
    Marcella

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    1. Ma certo! Si fa venire anche Glauco, però! Sarà anche opportuno chiedere a Marco del Bucchia di rieditarlo!
      Aspetto tua telefonata.... Ciao marco

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  2. ... dimenticavo di inserire il mio account google: eccolo

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