mercoledì 20 giugno 2018

Serial TV (1-13)


Indagini seriali in TV
Serie gialle, noir e thriller della TV
(1-13) 






1-13 Omicidi tra i fiordi
Premetto, a scanso di equivoci, che Wallander a parte (ma con qualche riserva sul suo pessimismo tv, nei romanzi risalta meno) detesto i gialli cosiddetti "nordici", come detesto (ho studiato a Pisa dove di baccalà alla livornese se ne intendono) i bastoncini Findus!
A la Effe invece, prima di vendersi a Sky, "piaceva freddo", non il jazz, il giallo! Ci ha offerto Wallander (vabbe', sai che sforzo!), e poi anche altro: Omicidi tra i fiordi.



La serie, ispirata ai romanzi di Camilla Läckberg (pessima scrittrice, pessime idee, pessime trame e pessima la traduzione), è ambientata nel piccolo paese di Fjällbacka (dove l’autrice è nata) ed ha come protagonisti la scrittrice Erica Falck e l’ispettore Patrik Hedstrom. Nel 2014, la fiction è stata trasmessa anche in Italia sul canale televisivo la Effe (sempre a caccia di ciofeche a buon mercato), con Claudia Galli Concha e Patrik Hedström nel ruolo dei protagonisti. poi visto che era sufficientemente buonista è passata alla rete vaticana TV2000.


Trama quanto mai originale. C’è un paesino di pescatori (812 anime! ... e io che temevo per Bertuccio a Montevarchi: nel Rinascimento 2500 abitanti...) sulla costa atlantica svedese (meno male, se no sarebbe La signora in giallo!), un posto dove il tempo sembra essersi fermato (strano in un villaggio di pescatori tra i ghiacci!), ma cosa si nasconde sotto la tranquilla superficie del paesaggio quasi fiabesco di Fjällbacka? Già, cosa si nasconde? Una pessima trama e una pessima scrittura e la fiction TV, visto la pedissequa sceneggiatura, non è meglio.



La serie tv Omicidi tra i fiordi, mantenendo fede agli ingarbugliati intrecci creati dalla Lackberg nei suoi romanzi, ripercorre le vicende della scrittrice Erica Falck e del marito, l’ispettore di polizia Patrik Hedstrӧm.



Riproduce, con rarefatta fotografia, le atmosfere raccontate sulla pagina, sempre in bilico tra l’incanto del paesaggio, cimiteri deserti, l’inquietudine delle psicologie complesse dei personaggi, il dover badare alla figlioletta e ai due gemellini (ma anche Adrien Danglard ha due gemelli... "già!", disse J,B. Adamsberg spalando una nuvola...!) e l'incomprensibile trama sorretta dalle poche luci e dalle molte ombre climatiche.


L’appuntamento non è con la grande letteratura, ma con il basso livello del tanto conclamato (peccati gravi del marketing e dei critici prezzolati!) genere nordico:   i gialli di Camilla Läckberg, poi, sono sofficini di merluzzo congelati. Destinati a essere dimenticati dopo averli saltati in padella. Sono talmente inoffensivi che il Vaticano ha deciso che nord è mejo che sud!

Voto **/5 (buonista  con qualche remora!)


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