Oscar Montani – Glauco Dal Pino
Inconfessabili moventi
Riviviamo insieme un mese e un giorno
di ordinaria follia
(giorno 04)
(giorno 04)
Domenica 4
La gattara
La pala gli arrivò in testa di taglio, dal crack
sordo capii che ero stata brava. Cadde nella buca con la mano colma
di granturco ancora tesa: un rigido manichino. Il sacchetto, invece, si
afflosciò sull’erbetta al bordo del baratro. Sei o sette palettate: fu facile
coprirlo, la terra asciutta smottava giù da sola. Sparsi nella fossa i grani
rovesciando il sacchetto; l’accartocciai e me lo ficcai in tasca. I piccioni si
affollarono dentro eccitati, e beccando e raspando spazzarono il mais,
livellavano la terra e lasciarono le loro tracce, anche di guano. Gli operai
dell’acquedotto, l’indomani, non si sarebbero accorti di niente.
Quella sera gliel’avevo ripetuto brusca: “Vai via, attiri i piccioni sulle ciotole
dei miei gatti!” Lui niente, solo uno sguardo ottuso e un sorriso
di sufficienza, quasi di scherno. Allora gli spiegai che i piccioni possono
essere pericolosi per la salute. “Ma
di chi!?” La sua risposta beffarda.
“La tua, vecchio coglione!” pensai. Un secondo dopo avevo già alzato la pala,
lasciata sul mucchio di terra dagli operai.
Nessun commento:
Posta un commento