Oscar Montani – Glauco Dal Pino
Inconfessabili moventi
Riviviamo insieme un mese e un giorno
di ordinaria follia
(giorno 21)
(giorno 21)
Mercoledì 21
Raccolta differenziata
Per la terza volta ero andato in Comune a protestare.
Il nuovo funzionario mi dette una risposta categorica, ma sibillina: “Stiamo mettendo a sistema una raccolta
innovativa a isole differenziate”.
Tre giorni dopo capii la sfumatura beffarda nel suo
sorriso: il cassonetto sotto la mia camera fu sostituito con due. Uno marrone
per i rifiuti organici e una campana verde per il vetro. “Per ora…” mi disse l’addetto.
Poi ci sarebbe stato anche un box giallo per la carta.
L’organico lo ritiravano tutte le notti alle due e
mezzo, per il vetro, invece, venivano tre volte alla settimana alle sei. La mia
insonnia peggiorò. Per rimediare decisi di andare a letto alle dieci, poco dopo
le galline.
A mezzanotte mi svegliò una raffica di vetri infranti.
Qualcuno stava gettando bottiglie nella campana del vetro. Sbirciai dalla
finestra: un uomo. Mi affacciai e protestai. “Ma che fa!?” Neppure
si voltò: “Il mio dovere di
cittadino!” Mentre se ne andava, spingendo la carriola vuota, per
un attimo vidi il suo volto. Bastò per riconoscerlo.
Per anni il cassonetto era rimasto parcheggiato
davanti alla “tettoia” di suo suocero, a settanta metri da casa mia.
Quando iniziarono i lavori di restauro,
per via del cantiere, il cassonetto fu
spostato proprio sotto alla mia camera. Poi la rivoluzione di sistema.
La notte dopo il funzionario del Comune tornò. La
carriola, piena di bottiglie, faceva un inquietante rumore di cocci. Lo
bloccai: “Ma le sembra il
modo?Perché non viene di giorno?”. Sorrise, ancora beffardo, sotto
quei baffetti: “E come
potrei? Il mio ristorante è aperto solo
la sera. Di giorno lavoro… lo sa!”.
Dalla carriola afferrai una bottiglia di spumante
Ferrari che stava sopra le altre. Lo colpii alla testa più volte. Non sopporto
gli stronzi che hanno un doppio lavoro. Un ristorante nella casa del suocero!
Feci anche il mio dovere di cittadino. Le bottiglie nella campana, lui nel
cassonetto dei rifiuti organici.


Nessun commento:
Posta un commento