Delitti Western

sabato 15 giugno 2013

Il gufo giallo (56)

Rubrica letteraria



Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Libro n. 56
Un covo di vipere     
Andrea Camilleri 
 

 

 

 

 

 

Un infortunio su una strada piena di buche

 

Riprendere in mano la prima bozza di un romanzo scritto nel 2008 è sconsigliabile (ne so qualcosa!). Si va ad affrontare una strada in salita piena di buche pericolose. Quella che sembrava levità appare greve sostanza, la trama s’intreccia con altri testi, non ci si ricorda (se si è autori seriali) qual è stata l’evoluzione dei comprimari, ma anche del personaggio principale. Il bello è che all’inizio della nuova stesura ci si fida, poi sempre meno e allora ci piglia il dubbio e si rimaneggia, si tesse si arzigogola….

Credo che questo sia successo a Camilleri nel rielaborare questo vecchio testo. E si vede! Dopo un terzo delle pagine si è già capito chi è stato. A metà si è sicuri. Ci si chiede poi perché nell’altra metà l’autore ce lo voglia spiegare raccontandoci la rava e la fava!

C'è anche un "interrogatorio" alla Maigret (quattro pagine di dialogo serrato) dove però si casca nell'involontario ridicolo.

Una grossa delusione. Negli ultimi due m’ero riconciliato parecchio con Montalbano, alla fine di questo mi verrebbe da chiedergli se si è davvero (come dice il Dr. Pasquano) rincoglionito!

Comunque gli do tre stelle. Perché?, vi chiederete. Per il piacere del leggere le sue parole, le sue frasi, la sua musicalità. Poi il cambiare del dialetto di Salvo a seconda degli interlocutori: mi incanta.

In realtà, consapevole dell’asincronia della storia, mi son convinto che ormai Montalbano è un universale e come tale si pone al di là del tempo. Come Ulisse, come Achille, come Poirot …

Peccato però (non ne avrebbero bisogno né  Camilleri, né la Sellerio) che si seguano solo obiettivi di mercato. Quest'anno la stagione è in ritardo potevano dedicarci un mesetto di più a rivederlo. Gli editor in Sellerio non mancheranno di certo!

 

Voto ***/5

 

 

 

 

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