Oscar Montani – Glauco Dal Pino
Inconfessabili moventi
Riviviamo insieme un mese e un giorno
di ordinaria follia
(giorno 05)
(giorno 05)
Lunedì 5.
Un amore di bastardino
L’ho visto, cercando di stare nascosta dietro i gerani
rosa del mio davanzale. Stava picchiando selvaggiamente la moglie: prima un
ceffone, poi col manico della scopa e imprecava, e bestemmiava. Finché il manico non si è spezzato. Quando ha notato che lei sanguinava, anzi
grondava sangue, ha ghignato e l’ha
tramortita con un pugno alla tempia.
Mentre la donna si accasciava, il volpino, poverino, abbaiava. Stridulo,
più spaventato che minaccioso. Lui allora con un calcio l’ha fatto volare mandandolo a sbattere sul
muro. Guaiva la povera bestiolina: ho sentito una fitta di dolore anch’io.
“No; il bastardino è così
dolce, lui no!” Ho posato
l’annaffiatoio e sono corsa nell’ingresso. Ho aspettato, spiando da dietro la
porta socchiusa, appena un filo, che passasse sul pianerottolo. L’ho
visto. Mentre si sistemava il bavero del
cappotto di loden, ho aperto di scatto e come un ariete l’ho spinto con tutte e
due le mani. Si è ribaltato sulla balaustra ed è volato giù per la tromba delle
scale. Tre colpi sordi e un gran tonfo. Non ha urlato: chissà che sorpresa, per
quel bestione, essere aggredito dalla vecchietta amica del volpino!


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