UN ANNIVERSARIO IMPORTANTE
Questo mese Linus è dedicato a Oreste del Buono,
anch'io lo voglio ricordare, ma a modo mio!
Dieci anni fa
moriva un toscano DOC, ma pochi lo sanno. Oreste del Buono era nato a Poggio,
nella parte occidentale dell'Isola d'Elba,
ma studiò a Milano, dove visse durante la guerra, e i milanesi credono che sia
uno dei loro. In quel periodo fu, per motivi di nascita, militare in Marina.
Catturato dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943, trascorse diciotto
mesi di prigionia in Germania, ebbe modo di meditare molto.
Così da Wikipedia:
Traduttore
prolifico, esperto di fantascienza,
fumetti, gialli, cinema, sport, pubblicità.
Tra le traduzioni, Il Cappotto di Gogol',
Madame Bovary
di Gustave Flaubert, Un amore di
Swann di Marcel Proust e L'azzurro del cielo di Georges
Bataille, ma anche opere di André Gide,
Guy de Maupassant, Michel Butor,
Michel
Tournier, Marguerite Yourcenar, Nathalie
Sarraute, Denis Diderot, Benjamin
Constant, Claude Gutman, Robert Louis Stevenson, Arthur Conan Doyle, Oscar Wilde,
Horace
Walpole, Ian Fleming ecc...
Io lo voglio ricordare soprattutto per quelle di Raymond Chandler, per me, che non sapevo l'inglese, una folgorazione, un segno degli dei!
Io lo voglio ricordare soprattutto per quelle di Raymond Chandler, per me, che non sapevo l'inglese, una folgorazione, un segno degli dei!
Fece parte ma ai margini del gruppo 63,
pubblicando nello stesso anno con la Feltrinelli
Per pura ingratitudine. Altri suoi libri furono Racconto d'inverno
(1945), Un intero minuto (1959), L'amore senza storie (1960), Né
vivere né morire (1964), Un tocco in più (1966, con Gianni Rivera),
I peggiori anni della nostra vita (1971), La parte difficile
(1975, ma ripubblicato nel 2003 a cura di Daniele
Brolli), Tornerai (1976), Un'ombra dietro il cuore
(1978), Il comune spettatore (1979), Se m'innamorassi di te
(1980), La talpa di città (1984), La nostra classe dirigente
(1986), La debolezza di scrivere (1987), La vita sola (1989), Acqua
alla gola (1992), Amici, amici degli amici, maestri (1994) ecc.
Svolse mansioni
di "editor" presso numerose case editrici (Rizzoli,
Bompiani,
Garzanti,
ecc.), facendo conoscere autori stranieri fino ad allora sconosciuti in Italia
e curando e introducendo opere di autori italiani quali Achille
Campanile, Giovanni Guareschi, Giorgio Scerbanenco, Carlo Manzoni,
Tiziano Sclavi,
Renato
Olivieri, Marcello Marchesi, Giorgio
Forattini, Emilio Giannelli, Augusto De Angelis, Paolo
Villaggio ecc. Fu soprattutto un grande valorizzatore della
cosiddetta "cultura popolare", curando un volume su James Bond
con Umberto Eco
e una delle prime se non la prima Enciclopedia del fumetto italiana,
prendendo in debita considerazione e in anticipo su molti il valore artistico
dei fumetti.
Grande
eclettico, scrisse anche un libro sul regista Billy Wilder
e diverse pagine su Federico Fellini. Nel 1981 fece anche il
commentatore sportivo per «Contatto», il tg diretto da Maurizio
Costanzo su PIN, un'emittente televisiva di proprietà del gruppo Rizzoli.
Collaboratore de
La Stampa,
curò la rubrica Specchio dei tempi che era stata creata e seguita da Giulio De Benedetti.
È stato attivo
anche in televisione
per la quale ha collaborato, fra l'altro, nel 1965 con Franco
Enriquez alla riduzione televisiva Resurrezione (dal romanzo omonimo di Lev Tolstoj).
Per la radio RAI realizzò Le interviste impossibili, insieme con
Carmelo Bene
e altri, nelle quali si immaginava di intervistare personaggi d'altri tempi (Edmondo De
Amicis, Fëdor Dostoevskij, Vladimir Majakovskij ecc.)
interpretati da Bene.
Divenne noto al grande pubblico soprattutto per aver
diretto la rivista Linus
dal 1972
al 1981, la sua direzione impresse alla rivista uno stile e una ricchezza di contenuti poi mai più raggiunti.
Questa la copertina del n.12 del '72.
Spesso ha usato l'acronimo OdB per firmarsi (un'antologia di scritti a suo omaggio si intitola appunto Ciao odb, pubblicata in collaborazione tra Baldini Castoldi Dalai e «Linus» appena dopo la sua scomparsa nel 2003).
Spesso ha usato l'acronimo OdB per firmarsi (un'antologia di scritti a suo omaggio si intitola appunto Ciao odb, pubblicata in collaborazione tra Baldini Castoldi Dalai e «Linus» appena dopo la sua scomparsa nel 2003).



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