venerdì 24 febbraio 2012

Gufo giallo (39)

Rubrica letteraria

Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Libro n. 39
 
Le perfezioni provvisorie  
Gianrico  Carofiglio
Sellerio

L’avevo già letto in edizione Sellerio e, con la recensione sul blog, avevo deciso di soprassedere. Poi un amico (di quelli a cui devi dare ascolto) mi telefona domandandomi che ne penso dell’ultimo noir di Carofiglio. Per capire che si trattava di questo romanzino mi ci son volute due domande, ma era allegato al quotidiano la Repubblica. Chi aveva curato la collana "Noir" di la Repubblica dovrebbe studiare un po' di teoria del giallo (non è mai troppo tardi), così non mi metterebbe Il nome della rosa tra i noir!  Sdegnato ho ripreso in mano questo romanzetto rosa (l'avevo accantonato senza commenti per la mia innata umana pietas) a causa dell’amico fuorviato dalla compilation di Noir de l’Espresso e ora non posso far a meno di recensirlo... Ma in sintesi, siccome non è un giallo,  non può nemmeno essere un noir.
L’avvocato Guerrieri, protagonista per la terza volta (se ho contato bene), si trova di fronte alla proposta di ritrovare una ragazza scomparsa, un caso che sta per essere archiviato. Un caso di normale routine:  normale è la ragazza, normali la famiglia, gli amici, il fidanzato e i conoscenti. Normale è la storia e la suspense da giornalino di parrocchia. Nessun appiglio possibile per affrontare l'indagine. Guerrieri se lo sente ma accetta. Il libro è una continua applicazione (e ripetizione pedissequa) dei principi che Carofiglio ha divulgato ne "l'arte del dubbio". A volte si rischia il sonno, ma non si evita la noia.
Divagazioni a ruota libera e citazioni (difetto tipico dell'esordiente!) in ogni pagina (o quasi), addirittura due pagine dense di titoli di film da far invidia a Umberto Eco quando si diverte a far le liste ne La bustina di minerva, ma quelle sono un divertissement di tutt’altro spessore. Qui l’ironia è assente. Mi son fatto il convincimento che l’autore sia antipatico, succede. Le insistite battute da prete pedante appesantiscono il racconto... già dov’era l’editor? Se ci   fosse stato si poteva concludere in 65 pagine! Anche l'italiano è trascurato e molti passaggi sono offese alla grammatica! In mano alla mia vecchia professoressa d’italiano si tingerebbe di rosso e di blu, altro che giallo! Note di procedura penale corrette, ma noiose. Annotazioni di tecnica dell'interrogatorio da baci Perugina: si rilegga Maigret, ma anche Perry Mason!
Voto **1/2/5

Nessun commento:

Posta un commento