venerdì 9 marzo 2018

Tre "Gialli" in giallo (0)



Il caso dei 3 "Gialli" a Hollywood
Charlie Chan, Mr. Moto e Mr. Wong


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Il titolo più calzante sarebbe: Il misterioso caso dei tre "Gialli" a Hollywood. Non ho voluto esagerare, ma è da tempo che mi chiedevo come mai a Hollywood negli anni '30 andassero tanto di moda i detective gialli. Ora, nel cercare di trovare la risposta per me, la darò anche ai lettori del blog. Userò, come logo di questa serie,  la cover di un importante, e recente, saggio sul cinema hollywoodiano degli anni '30. Scritto da David Rothel è un'analisi acuta e circostanziata delle motivazioni di mercato, sociali e politiche che hanno portato al successo questi serial detective. Si tenga conto che non apparvero solo in romanzi da edicola o riviste "dime" (magazine da 10 cent) ma soprattutto al cinema, nei fumetti, alla radio e in TV. Dunque un vasto fenomeno POP che divenne parte, se non pietra milare, della cultura del genere giallo.



Introduzione
Il Italia, intorno al 1950, alcune pellicole, graffiate e tagliuzzate, erano passate nelle sale di periferia (parrocchiali soprattutto per il contenuto etico e il modo rassicurante) e nei cinema all'aperto.  Successivamente, intorno alla metà degli anni ’80 - quando ancora il servizio pubblico radiotelevisivo italiano non era schiavo dell’Auditel - RaiDue ebbe la felice iniziativa di riempire il palinsesto della tarda mattinata della domenica programmando alcuni serial americani di genere degli anni ’30. Un modo per iniziare bene la domenica.


Fu così che molti appassionati lettori di gialli poterono scoprire (o riscoprire) la saggezza tutta orientale di detectives quali Charlie Chan   (interpretato da tre attori diversi in tre serials successivi: Warner Oland - il più significativo-, Sidney Toler e Roland Winters), Mr Moto   (interpretato da Peter Lorre) e Mr. Wong (interpretato da Boris Karloff).


L’operazione compiuta a quel tempo da RaiDue ebbe il merito (non ricercato: avevano vinto un'asta disertata!) di proporre anche film fino ad allora inediti in Italia, con un nuovo doppiaggio (caratterizzante l’interpretazione di Elio Pandolfi del detective cinese) e una nuova colonna sonora, e portò alla ricomparsa in libreria delle sei storie originali di Charlie Chan, a firma di Earl Derr Biggers.


L’editore SugarCo le ripropose allora in tre volumi, mentre successivamente esse vennero ripubblicate in collana economica da Newton Compton e oggi sono ancora reperibili presso Polillo.
Questa è solo la premessa, nelle puntate seguenti indagheremo meglio!
Domande da porsi:
Perché tre detective gialli?
Perché sono interpretati da bianchi?
Perché son piaciuti così tanto?

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