Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
recensioni di romanzi gialli
Libro n.
49
Una
voce di notte
Andrea Camilleri
Sellerio
Catarella in tutte le salse!
Divertente a tratti, ma un "tanticchia", no ... molto, molto lontano dai migliori. Molti brani sono risaputi
e prevedibili. Buoni i due intrecci, che dopo poco si avvolgono a doppio filo, ma
c’è voluto l’uncinetto per torcerli in un unico cordone. Alla fine si arriva ai
bandoli delle matasse senza (meno male!) l’oramai abituale strafiga, ma grazie anche
a una signora settantenne un po’ zoppa. Realistico, sembra cronaca nera di tutti i giorni. Ottimi
interrogatori, credibili, pressanti, psicologicamente convincenti, alla Simenon. Mimì Augello, tenuto da parte, è purtroppo inutilizzato come Livia (per fortuna). Prevale invece Fazio, che
diverte poco. Montalbano mangia più del solito: ma come sta col colesterolo?
Di lazzo, in lazzo la storia va avanti
con ritmo variabile. Improvvisamente s’incarognisce e si ride meno. La suspense
è cercata poco e trovata meno.
Mi sorprende chi dice che “con questo
giallo Camilleri ritorna ai massimi livelli”! Forse non ha letto l’ultima
pagina dopo la fine del romanzo. E’ stato scritto diversi anni fa, quindi
casomai la discesa nel “padule” (senza gambali a mezza coscia) è riconfermata! Non era stato pubblicato ( o non
lo erano stati?) perché si tratta di due racconti non troppo lunghi che legano poco tra loro. Come
collante è stato spalmato in ogni capitolo il solito Catarellattack e francamente non se ne può più! Credo
d'aver maturato anche un secondo sospetto sul ritardo. Montalbano (e non solo lui)
qui è duro, per nulla politicamente corretto, in sostanza quasi hard boiled . Rabbioso, disilluso
e ben conscio che la ratio dell'art
27 della Costituzione è applicabile solo ai ladri nel supermarket. Quando
invece l'autore di gravi delitti, per di più in collusione con interessi
mafiosi, è un politico o in ogni caso un membro potente della società, l'unica
rieducazione possibile è la morte.
Negli anni del buonismo, dilagante soprattutto a sinistra, non si poteva
aver tali pensieri e tali azioni. Mi consola
vedere che il sentimento della società sta cambiando, forse. Nonostante questo sono
arrivato alla fine stancamente, quasi una
liberazione e mi son premiato con un cannolo!
Dimenticavo: il titolo vale per metà del liobro, e anche questo è un difetto ...
Dimenticavo: il titolo vale per metà del liobro, e anche questo è un difetto ...
Mi è piaciuto abbastanza, ma ormai li leggo senza ricordarmeli affatto... invece i primi li so a memoria o quasi. Diciamo che leggo Camilleri perché ho acquisito bene il suo linguaggio (sono bolognese).
RispondiEliminaCara Annarita, il fatto che tu sia bolognese non credo incida sulla comprensione del linguaggio di Mastro Andrea! Ho fatto uno studio in proposito (pubblicato qui) e si tartta di uno pseudo siciliano con una cinquantina di francesismi. Geniale, ma costruito ad hoc!
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