Rubrica letteraria
Il
gufo giallo
recensioni di
romanzi gialli
Libro n. 51
La verità sul caso D.
Dickens Fruttero&Lucentini
Einaudi
Alla ricerca della trama perduta ...
lI 9
giugno 1870 Charles Dickens muore nella sua casa di Gadshill lasciando incompiuto
il romanzo e irrisolto Il mistero di
Edwin Drood. Come ogni opera incompita,
da quel momento diventa il più intrigante, affascinante, dibattuto romanzo
della letteratura inglese. Un caso complesso e tuttora aperto. Fruttero&Lucentini,
in un crescendo di indagini apocrife, si fanno aiutare dai massimi
investigatori d'ogni tempo e paese: Sherlock Holmes, Auguste Dupin, Padre Brown,
Maigret, Marlowe, Wolfe, Poirot & altri. Li hanno riuniti a Roma, grazie a
onnipotenti sponsor giapponesi; e li mettono all'opera ciascuno con la sua esperienza,
il suo intuito, il suo personalissimo metodo... È nato così un geniale puzzle
indiziario dove il “misterioso mistero” di Charles Dickens e l' “Inchiesta” di
F&L si completano si rilanciano con un effetto di doppia suspense
irresistibile.

In quest'opera di irriverente seriosa
parodia, F&L fanno agire, mettendoli a nudo insieme al loro metodo, i più
grandi detective di carta. La scusa è dare finalmente soluzione al Mistero di
Edwin Drood di Dickens,
opera rimasta incompiuta (e suo unico vero giallo) per la morte dell'autore, ma
credo che F&L volessero fare (tra il serio e il faceto) un fine esercizio di
stile. Alle sapide pagine sul convegno e sui battibecchi metodologici degli
investigatori (un po’ di maniera), si alternano pagine del romanzo dickensiano stupendamente
tradotte. La soluzione non c'è, nonostante varie e serissime ipotesi di
filologica acutezza. Infatti: “Il caso pareva risolto. I massimi investigatori
internazionali, unendo le loro forze. avevano finalmente penetrato lo
sconcertante Mistero di Edwin Drood, che Charles Dickens aveva lasciato nel buio, Ma Hercule Poirot non era
soddisfatto. Sentiva che qualche cosa non quadrava ancora perfettamente …” Così si legge
nella quarta di copertina.
Io, forse influenzato (anche se per
niente affascinato) dalla lettura di Omicidio a Road House Hill, avrei qualche
sospetto sugli ambigui fratelli Helena e Neville. Sembra che anche Dickens fosse
stato impressionato e aveva espresso una sua teoria (sbagliata), dal terribile
omicidio del 1860. La colpevole si rivelò, poi, essere Constance, la sedicenne
sorella della vittima; la confessione della ragazza potrebbe averlo influenzato,
ma chi lo sa … forse Hercule?
Voto ****/5
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