martedì 4 dicembre 2012

Il gufo giallo (51)



Rubrica letteraria

Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Libro n. 51
La verità sul caso D.     
Dickens Fruttero&Lucentini 
Einaudi

 

 

Alla ricerca della trama perduta ...

lI 9 giugno 1870 Charles Dickens muore nella sua casa di Gadshill lasciando incompiuto il romanzo e irrisolto Il mistero di Edwin Drood. Come ogni opera incompita, da quel momento diventa il più intrigante, affascinante, dibattuto romanzo della letteratura inglese. Un caso complesso e tuttora aperto. Fruttero&Lucentini, in un crescendo di indagini apocrife, si fanno aiutare dai massimi investigatori d'ogni tempo e paese: Sherlock Holmes, Auguste Dupin, Padre Brown, Maigret, Marlowe, Wolfe, Poirot & altri. Li hanno riuniti a Roma, grazie a onnipotenti sponsor giapponesi; e li mettono all'opera ciascuno con la sua esperienza, il suo intuito, il suo personalissimo metodo... È nato così un geniale puzzle indiziario dove il “misterioso mistero” di Charles Dickens e l' “Inchiesta” di F&L si completano si rilanciano con un effetto di doppia suspense irresistibile.

 

 

In quest'opera di irriverente seriosa parodia, F&L fanno agire, mettendoli a nudo insieme al loro metodo, i più grandi detective di carta.  La scusa è  dare finalmente soluzione al Mistero di Edwin Drood  di Dickens, opera rimasta incompiuta (e suo unico vero giallo) per la morte dell'autore, ma credo che F&L volessero fare (tra il serio e il faceto) un fine esercizio di stile. Alle sapide pagine sul convegno e sui battibecchi metodologici degli investigatori (un po’ di maniera), si alternano pagine del romanzo dickensiano stupendamente tradotte. La soluzione non c'è, nonostante varie e serissime ipotesi di filologica acutezza. Infatti:  “Il caso pareva risolto. I massimi investigatori internazionali, unendo le loro forze. avevano finalmente penetrato lo sconcertante Mistero di Edwin Drood, che Charles Dickens aveva lasciato nel buio, Ma Hercule Poirot non era soddisfatto. Sentiva che qualche cosa non quadrava ancora perfettamente …” Così si legge nella quarta di copertina.

Io, forse influenzato (anche se per niente affascinato) dalla lettura di Omicidio a Road House Hill, avrei qualche sospetto sugli ambigui fratelli Helena e Neville. Sembra che anche Dickens fosse stato impressionato e aveva espresso una sua teoria (sbagliata), dal terribile omicidio del 1860. La colpevole   si rivelò, poi, essere Constance, la sedicenne sorella della vittima; la confessione della ragazza potrebbe averlo influenzato, ma chi lo sa … forse Hercule?

 

Voto ****/5

 


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