lunedì 21 gennaio 2013

Galleria gialla (39)






N. 39
Ellery Queen 
(figlio di  Frederic Dannay e Manfred Bennington Lee)

Biografia essenziale
Ellery Queen è figlio di Richard Queen ispettore di polizia. Detective non professionista, Ellery è prima sceneggiatore a Hollywood,  poi autore dei libri in cui appare  e editore della rivista che porta il suo nome. All’inizio era è uno snob istruito ad Harvard economicamente  indipendente.  Indaga sui crimini perché lo trova stimolante.  Dopo il ‘38 trascorre qualche mese a Hollywood lavorando come sceneggiatore, ma risolve anche dei casi. Questo gli procura fama di detective tra i ricchi e i famosi.   Tornato a New York vi svolge le sue attività.  
E’ sposato e padre di un bambino, ma se ne sa poco, tanto che sembra scapolo. Qualche bella ragazza gli gravita incontro, ma senza proppo spazio. Porta un cappello moscio, di una misura più piccolo, che ne è diventato il simbolo. 

Carattere e psicologia
Mischiando realtà a finzione,  ha iniziato a indagare per curiosità; continua per interesse letterario e professionale, gli piace, prima di sciogliere il mistero sfidare i lettori. Siamo nei primi anni del secondo dopoguerra, a New York gli fa concorrenza Nero Wolfe. Ellery Queen gigioneggia con il caso e coinvolge spesso anche il padre. Il lettore o lo spettatore vengono messi a conoscenza di tutti i fatti e di tutti gli indizi utili a scoprire il colpevole. Con grande mania di protagonismo, prima dell'ultima scena, l'investigatore, da vero istrione, si rivolge al pubblico e lo sfida a risolvere il caso.

Abilità
Indubbie capacità induttivi e abduttive. Il suo disordine (apparente) è da creativo. In realtà raccoglie indizi perseguendo precise ipotesi di lavoro. Spesso è il padre a fargli da spalla e  a dargli mano nella raccolta e selezione degli indizi.


La sua indagine è aperta e rispetta in modo ironico (solo apparentemente maniacale) le famose regole di S.S. Van Dine!

Metodo
Come da tradizione del giallo vecchio stile (ad es. Nero Wolfe o  Poirot nei romanzi di Agatha Christie), Ellery Queen raduna tutti i sospettati in una stanza e alla fine, gongolando, svela il nome dell'assassino.  


Nessun commento:

Posta un commento