Oscar Montani – Glauco Dal Pino
Inconfessabili moventi
Riviviamo insieme un mese e un giorno
di ordinaria follia
(giorno 03)
(giorno 03)
Sabato 3
Questo, codesto e quello
Accovacciato accanto alla ruota appena gonfiata mi
guardava, tra il sardonico e il beffardo, con le sopracciglia inarcate. La sua
manona sporca accarezzava il copertone. “Codesta ruota andrebbe cambiata, lo dico per lei, con codesto
battistrada potrebbe anche prendere una multa!”. La percosse due volte con una leva d’acciaio,
quella per togliere le borchie: “Suona
metallica; lo sente codesto tintinnio?”. Insopportabile. Mi avvicinai a mano tesa: “Mi dia un secondo codesta leva.”
La battei sulla ruota. “E’ questo
il suono?” Lui annuì;
pensando di avermi convinto fece per rialzarsi. “Codesta ruota non la cambio!”
sibilai. Lo colpii e poi di nuovo con violenza, più volte.
Non perché era di Gravellona, paesino sperduto tra le nebbie del nord. E
nemmeno per via del ridicolo accento
Padano. No; è perché non si può gestire una stazione di servizio nella
contrada dell’Istrice e parlare in "quel" modo con uno che è nato e
vissuto a Siena. Messo in moto, ribadii il concetto passandogli sopra con
“codesta” ruota ormai consunta; diceva lui.


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