domenica 9 febbraio 2014

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Anteprima
Un libro che mi procurerò in settimana, sembra sia utile a chi (come me) "ha la pretesa " di scrivere gialli, ma soprattutto ai lettori che potranno meglio valutare gli autori.

Sulla scena del crimine, il cacciatore di tracce sa dove guardare, cosa cercare e come interpretare gli indizi che troverà. Esamina palmo a palmo ogni superficie alla ricerca di fibre e residui. Utilizza apparecchiature sofisticate per analizzare impronte, tracce ematiche, reperti biologici. Scandaglia hard-disk, confronta manoscritti, sviscera tabulati. È investigatore e specialista dell'indagine forense, ovvero dell'applicazione di tecniche scientifiche alla risoluzione di un caso giudiziario. Per raccontarci come lavora e di quali strumenti dispone un cacciatore di tracce, Sergio Schiavone e Antonio Nicaso partono dalla ricostruzione di fatti di cronaca realmente accaduti, come l'attentato a Giovanni Falcone, la strage di Nasiriyya o l'omicidio di Meredith Kercher. Ci svelano curiosità e retroscena del mondo dell'investigazione scientifica, i dettagli delle più moderne tecniche di analisi balistica e in che modo la tecnologia può ostacolare la diffusione di truffe telematiche. "Cacciatori di tracce" è anche un viaggio che ripercorre l'evoluzione delle tecniche di investigazione scientifica partendo dai "testimoni silenziosi" del criminologo ottocentesco Alphonse Bertillon per arrivare alla geolocalizzazione degli stupefacenti e all'avveniristica Digital Forensics, la disciplina che si occupa di analizzare e utilizzare a fini processuali le informazioni contenute nei dispositivi elettronici. Scienziati meticolosi e accortissimi - anche se non infallibili come cinema e televisione ce li presentano -, i cacciatori di tracce sono professionisti del metodo deduttivo, in prima linea nella sperimentazione di tecnologie all'avanguardia per decifrare scene del crimine ogni giorno più complesse. Perché è loro il compito di leggere gli indizi e farli parlare, per stabilire la dinamica di un delitto e avvicinarsi alla verità dei fatti, ed è loro la responsabilità di sgombrare il campo da errori che in aula potrebbero avere conseguenze irreparabili.
(Testo tratto dalla scheda del libro su Ibs.it)

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