Anteprima
Un libro che mi procurerò in settimana, sembra sia utile a chi (come me) "ha la pretesa " di scrivere gialli, ma soprattutto ai lettori che potranno meglio valutare gli autori.
Sulla
scena del crimine, il cacciatore di tracce sa dove guardare, cosa
cercare e come interpretare gli indizi che troverà. Esamina palmo a
palmo ogni superficie alla ricerca di fibre e residui. Utilizza
apparecchiature sofisticate per analizzare impronte, tracce ematiche,
reperti biologici. Scandaglia hard-disk, confronta manoscritti, sviscera
tabulati. È investigatore e specialista dell'indagine forense, ovvero
dell'applicazione di tecniche scientifiche alla risoluzione di un caso
giudiziario. Per raccontarci come lavora e di quali strumenti dispone un
cacciatore di tracce, Sergio Schiavone e Antonio Nicaso partono dalla
ricostruzione di fatti di cronaca realmente accaduti, come l'attentato a
Giovanni Falcone, la strage di Nasiriyya o l'omicidio di Meredith
Kercher. Ci svelano curiosità e retroscena del mondo dell'investigazione
scientifica, i dettagli delle più moderne tecniche di analisi balistica
e in che modo la tecnologia può ostacolare la diffusione di truffe
telematiche. "Cacciatori di tracce" è anche un viaggio che ripercorre
l'evoluzione delle tecniche di investigazione scientifica partendo dai
"testimoni silenziosi" del criminologo ottocentesco Alphonse Bertillon
per arrivare alla geolocalizzazione degli stupefacenti e
all'avveniristica Digital Forensics, la disciplina che si occupa di
analizzare e utilizzare a fini processuali le informazioni contenute nei
dispositivi elettronici. Scienziati meticolosi e accortissimi - anche
se non infallibili come cinema e televisione ce li presentano -, i
cacciatori di tracce sono professionisti del metodo deduttivo, in prima
linea nella sperimentazione di tecnologie all'avanguardia per decifrare
scene del crimine ogni giorno più complesse. Perché è loro il compito di
leggere gli indizi e farli parlare, per stabilire la dinamica di un
delitto e avvicinarsi alla verità dei fatti, ed è loro la responsabilità
di sgombrare il campo da errori che in aula potrebbero avere
conseguenze irreparabili. (Testo tratto dalla scheda del libro su Ibs.it) |
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