sabato 15 marzo 2014

Oggetti thriller (III)


Strumenti d'ansia

Oggetti comuni, quotidiani, anche utili, a volte, ... se guardati da un'angolazione particolare o illuminati di traverso ci mettono in ansia... se non funzionano come dovrebbero ci trasmettono tensione.
Parte (III) 


Feroci tagli da sarto



Nel delitto di Garlasco, ad un certo punto, uno degli innumerevoli periti sentenziò che la ragazza era stata uccisa con un paio di forbici da sarto. Presa d'assalto, con furia omicida, con uno strumento da sartoria o semplicemente da sarta "fai da te". L'arma del delitto non è mai stata trovata, ma le forbici evocano terribili delitti.



Come insegna il maestro (Dial M for Murder) Alfred Hitchcock vanno impugnate aperte in modo da avere lama più sottile (la metà) e il blocco (tuipo elsa) della mano che va a colpire. Così il colpo è più letale e l'assassino non si fa male!



Le forbici, al regista, qualche problema lo pongono. Non sono arma da delitto premeditato. Ci ripensi il perito e ci ripensino anche i giudici, per Garlasco! Se erano davvero forbici è delitto passionale: rabbia impulsiva... da cosa fu provocata?
Sì, perché chi va a commettere un delitto con un paio di forbici? Sono pesanti, difficoltose da impugnare e poco pratiche a nascondere, dopo...
Si prestano di più come arma "a disposizione" sia per la difesa (vedi Hitchcock), sia per l'assassino colto da incontenibile pulsione omicida.


 

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