Il lato oscuro del delitto
Interviste improbabili
sui lati noir
della linea d’ombra
(I)
Una necessaria premessa
Vi
sarete chiesti perché, nel sottotitolo, parlo di “lati”. Sono convinto che la linea d’ombra ne abbia
due, tutti e due oscuri! Nel mezzo ci siamo noi, ambigui e pronti a passare a destra o a sinistra a seconda dei casi e dei moventi! Non capite? Seguite allora il ragionamento.
Se
si prende una nostra foto di fronte e se ne fanno due copie, una normale e una rovesciata (destra-sinistra)
si po’ fare un esperimento cognitivo davvero interessante. Per non spaventarvi
troppo useremo il volto rassicurante di Edgar Allan Poe. Si tagliano a metà
precisa le due copie, ricomponendo le parti scambiate si ottiene il risultato
evidenziato dalla foto seguente: praticamente tre delinquenti in uno. Lombroso
avrebbe avuto un macabro orgasmo!
Non
è un caso né singolo, né singolare. La simmetria totale cambia espressione al
volto: credo emerga, in qualche modo, il lato oscuro che è in noi. Visto che si
parla di “zio Edgar”, maestro dell’ horror, non è difficile pensare a cosa
succederebbe se l’operazione si facesse col cervello della persona che, come
ben sappiamo, è anche più asimmetrico!
Gli
scrittori di gialli sono creativi che fanno uso del pensiero laterale, riescono
così a costruire storie affascinanti. Cercherò, usando la mia macchina del
tempo (ne ho un modello originale, tutto d’ottone!) d’intervistare vari
scrittori di gialli del passato per far emergere il loro lato oscuro: spero di
non farmi troppo detestare da queste menti criminali!Per continuare clickate qui: (00-segue)
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