giovedì 15 maggio 2014

Interviste impossibili (I)


Il lato oscuro del delitto
Interviste improbabili
sui lati noir della linea d’ombra


(I)

Una necessaria premessa

Vi sarete chiesti perché, nel sottotitolo, parlo di “lati”. Sono convinto che la linea d’ombra ne abbia due, tutti e due oscuri! Nel mezzo ci siamo noi, ambigui e pronti a passare a destra o a sinistra a seconda dei casi e dei moventi! Non capite? Seguite allora il ragionamento.
Se si prende una nostra foto di fronte e se ne fanno due copie, una   normale e una rovesciata (destra-sinistra) si po’ fare un esperimento cognitivo davvero interessante. Per non spaventarvi troppo useremo il volto rassicurante di Edgar Allan Poe. Si tagliano a metà precisa le due copie, ricomponendo le parti scambiate si ottiene il risultato evidenziato dalla foto seguente: praticamente tre delinquenti in uno. Lombroso avrebbe avuto un macabro orgasmo!


Non è un caso né singolo, né singolare. La simmetria totale cambia espressione al volto: credo emerga, in qualche modo, il lato oscuro che è in noi. Visto che si parla di “zio Edgar”, maestro dell’ horror, non è difficile pensare a cosa succederebbe se l’operazione si facesse col cervello della persona che, come ben sappiamo, è anche più asimmetrico!
Gli scrittori di gialli sono creativi che fanno uso del pensiero laterale, riescono così a costruire storie affascinanti. Cercherò, usando la mia macchina del tempo (ne ho un modello originale, tutto d’ottone!) d’intervistare vari scrittori di gialli del passato per far emergere il loro lato oscuro: spero di non farmi troppo detestare da queste menti criminali!
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