domenica 21 dicembre 2014

Romanzi in B&W (01)




Romanzi in B&W
influenze della letteratura americana
sui film noir anni '40


Parte I


  
Introduzione

Antefatti
Da tempo ormai, uscendo dalle presentazioni di romanzi gialli (anche i miei) ho sentito che mi rincorreva assillante l’eco di una domanda: Nasce prima il film noir o il romanzo noir?”. Come se il dilemma dell’uovo e la gallina fosse, in confronto, una pinzillacchera. Il postulante di turno ti guarda sempre come uno abituato a far colazione, al mattino, con un toast ai Massimi Sistemi! Solito sguardo, ma che sono tutti parenti? Limpido e così acuto che al confronto la gallina del Mulino Bianco (quella di Banderas) sembra Einstein.
Credo che le mie risposte fossero esaurienti (meno quelle di alcuni miei amici sedicenti giallisti, ma non farò nomi!), ma credo che i "portatori di domanda sciocca" mi avessero mai capito. "Forse neanche il pubblico?", mi chiedo, pensando a un possibile contagio. Una dannazione a cui non credo di porre rimedio con le riflessioni che seguono, ma il senso del dovere mi chiama.

Breve storia di un aggettivo sopravvalutato
Il romanzo noir, credetemi, non è dato sapere quando nasce, anzi non nasce proprio, non è nai nato ma è stato solo battezzato! 
Questa la storia vera. Il 6 giugno 1944 gli Alleati sbarcano in Normandia. Il 25 agosto Parigi viene liberata. Per primi arrivano i fanti d'assalto con artiglieria leggera e carri Sherman. Poi i camion con l'artiglieria pesante. Per ultumi quelli della logistica: tende, cucine, scatolette, sigarette e pellicole cinematografiche.
A Parigi si riaprono i cinema e si proiettano le pellicole dei soldati, tra queste molti film polizieschi.



Uno tra tutti Dark Passage, è tratto da un romanzo di David Goodis uscito pochi mesi prima.Arrivò a Parigi dopo altre pellicole che già avevano creato opinione, ma si sa, resta famoso chi calca la scena al momento giusto!.


Interpretato da un grande Humphrey Bogart e da una stupenda Lauren Bacall il film ha un grande successo. Piace, affascina, fa discutere e intriga.


Intriga il fatto che per mezzora Bogart non si vede pur essendo sempre in scena. Dopo questa lunga visione soggettiva, ci appare con la faccia fasciata e la tiene una altro quarto d'ora. La cosa fa parlare.
Una sera, così mi hanno raccontato amici francesi che sanno (ma potrebbe essere una novella metropolitana), a un caffè della Rive Gauche ci sono Nino Frank, Jean-Pierre Chartier e Raymonde Borde (non è vero che ci fosse Etienne Chaumenton, aveva altre frequentazioni, ma poi fu d'accordo). Borde, a proposito del film, disse: "Bellissimo, quasi una categoria eterna dello spirito senza confini cronologici". " Oui, un noir tres beau!" gli fece eco Chartier. E noir fu!

Caratteristiche di stile
Diventarono noir anche i romanzi hard boiled, meno male che noi s'erano già dipinte le copertine tutte di giallo.



Pertanto se sentite la domanda: "Il noir che cos'è?". Rispondete così.
E' un termine coniato dai critici francesi nel ‘46 per descrivere un tipo di film caratterizzato dal suo esser “scuro”, dal tono triste e dall’umore cupo, denso di cinico pessimismo.  Letteralmente significa nero”.
Film d’inizio anni ’40 che hanno rappresentato il mondo scuro, le slavate strade in chiaroscuro della città, il crimine e la corruzione.



Il noir, non è un genere ... non è definito, come lo sono il giallo o le storie di gangster, da stilemi di impostazione. Piuttosto lo è da  sottili e profonde scelte di stile, di modo, d’atmosfera e d’umore





Il rapporto con il contesto (l'ambiente sociale in cui si svolge la storia) può meglio chiarire. Nel giallo classico (ideologia vittoriana) il delitto ha scombussolato l'ordine precostituito. Il colpevole va scoperto per riportare ordine, bene primario. Nel thriller il contesto, indifferente, non si accorge di quello che accade al protagonista. Si cerca il coinvolgimento e questo genera ulteriore tensione e suspense. Nel noir il contesto è ostile. La malavita combatte le sue guerre, i politici sono corrotti, la polizia pure, molte le donne senza scrupoli o delittuose (dark lady), si cerca la verità ma si è consapevoli che c'è poca speranza di cambiare il contesto.



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