sabato 17 gennaio 2015

Oggetti thriller (VI)


Strumenti d'ansia

Oggetti comuni, quotidiani, anche utili, a volte, ... se guardati da un'angolazione particolare o illuminati di traverso ci mettono in ansia... se non funzionano come dovrebbero ci trasmettono tensione.

Parte (VI) 


Casa dolce casa

Alfred Hitchcock amava terrorizzare gli spettatori usando una casa. La tana che si trasforma in trappola. Il nido che diventa uno strumento d'angoscia. Questo il suo gioco perverso!


Indubbiamente la casa avita, diventata desolato motel, di Norman Bates è quella più famosa: l'amava quasi quanto la madre! Lui era la madre, la madre era la casa, la casa era lui... Roba da Psycho!
La casa può nascondere scheletri, non solo negli armadi; nella cantina, nel sottoscala o in soffitta: entrano allora in gioco le scale, di cui abbiamo già trattato.
Un'altra casa famosa è quella di Sleep, my Love di Douglas Sirk, dove il bieco Don Ameche cerca di far fuori la moglie facendole prima credere di essere matta e poi spingendola al suicidio con un volo d'angelo dal secondo piano. La casa oltre alle scale ha anche un ampio balcone prospiciente la strada! ma sono le scale alla fine a giocare un ruolo determinante.

Per me la "casa delle case" angoscianti è quella di Gaslight (Angoscia), di George Cukor. Un palazzo vittoriano neoclassico immerso nelle nebbie di Londra. Nasconde un segreto terribile e prezioso. L'affannosa ricerca condotta dal marito di Ingrid Bergman, un satanico Charles Boyer, viene tradita solo dalle luci a gas, che, maledette, si smorzano quando lui va a rovistare in soffitta. lei se ne accorge e "sente" anche dei rumori, ma lui, con un sadico gioco psicologico, fa di tutto per farla apparire per pazza.


L'elenco delle case sarebbe molto lungo, tanto da entusiasmare anche Umberto Eco che, si sa, ama le liste. Mi limiterò a citare il tetro e smisurato palazzo di Rebecca, il cottage sulla spiaggia de Gli uccelli, e l'Overlook Hotel di Shining.


Un'ultima considerazione. La casa è il teatro di quasi tutti i thriller coniugali. Due i motivi. Si svolgono tra moglie e marito, sono (ma è l'uovo o la gallina?)  drammi teatrali.
(VI-segue)


 
 

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