sabato 24 ottobre 2015

Il Film Noir (06)


Il film noir

Per gli oscuri sentieri dell’anima

(06)


Stilemi visuali

Ho premesso che nel noir, comunque esso lo si intenda o lo si interpreti, siamo fuori dal realismo. E' addirittura un obiettivo. Paradossalmente anche nelle pellicole definite di "stile documentaristico" le inquadrature rifuggono la realtà e sono molto diverse da quelle dei (allora si vedevano prima del film) cinegiornali. Quelli che io ho chiamato "stilemi visuali" sono piuttosto delle tecniche di ripresa, artifici accuratamente studiati per coinvolgere o disorientare lo spettatore. Parlo di: Illuminazione, Ripresa cinematografica, Messa in scena e Artifici studiati per straniare


I. Illuminazione


Illuminazione dal basso
Quando la scena di ripresa viene illuminata con modalità di illuminazione dal basso e a basso intensità, soffusa salvo il punto di spot, si producono luce cruda, contrasti scuri (chiaroscuro) e drammatica e inquietante ombra di sottofondo.
Due esempi.
Out of the Past (Jacques Tourneur-1948)


The Big Combo (Joseph Lewis-1955)





Luce tagliente sulla figura femminile

L'uso più mirato è con la Dark Lady, ma (allo scopo di creare ambiguità e confondere lo spettatore) 
veniva usato anche con l'eroina del momento. Per accentuare l'ambiguità del personaggio si metteva 
la donna leggermente fuori fuoco.
Due esempi. Qui sotto Dette Davis in Ombre Malesi (The letter) del 1940. 




Non è propriamente una Dark lady, ma è forse più perfida.

Talmente cattiva da diventare un icona, ma nell'ombra, come recita

il titolo italiano, si nasconde una più cattiva di lei.




Lauren Bacall al suo esordio in Acque del sud (To Have and Have 

not) del 1944.

Bogart tenta il bis del successo di Casablanca.

La Bacall bella, ma limpida ragazzona dev'essere messa un po' in

 "cattiva luce"!



Ripresa ad angolo ( sulle ombre portate)

In I Wake up Screaming (1941), Situazione pericolosa è il misero

titolo in italiano, il gioco delle ombre portate e delle riprese ad 

angolo è, di fatto, il tema stilistico del film. 


Il titolo dice chiaramente cosa succede all'inizio: il protagonista ha un brutto passaggio dal sonno alla veglia.



Il regista con equilibrismi tecnici raffinati accentua il clima pieno d'insidie, pericoli e ambivalenze di vario genere.Nella foto il protagonista è "schiacciato, tra la sua ombra e quella del vetro animato di una finestra. Il motivo quadrettato lo fa sembrare come in carcere.

(6- segue)

 
 

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