domenica 7 agosto 2016

Il Gufo Giallo (105)

 

Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
 Giudizio 104
 
7-7-2007
Antonio Manzini 
Sellerio

 

 

 

Rocco e i suoi fardelli

 

“Simpatico odioso vicequestore, un personaggio alla ricerca di un editor”, così titolavo la recensione a La pista nera, il primo romanzo con Rocco Schiavone.

Devo dire che sono stato ascoltato: si vede che alla Sellerio, nascosta in qualche scantinato, c’è anche gente attenta e competente.

Rocco, ne La pista nera, è costretto al trasferimento (disciplinare) ad Aosta. Si porta dietro un pesante bagaglio d’imbarazzanti, poco chiari, fardelli  e solo un paio di Clarks.

In quest'ultimo libro, finalmente. Antonio Manzini, “ce” spiega ciò che negli altri romanzi era solo accennato. Dico “ce” perché finalmente Rocco, il corrotto e disonesto poliziotto, agisce a Roma con piena consapevolezza e anche colpevolezza (Roma ladrona si presta e gli amici di più!): era ora! Attraverso un lungo flashback, Rocco Schiavone ricostruisce i fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre, causando tra l'altro la morte della moglie Marina e precipitandolo nella disperazione. E così tutto si riannoda, tra passato e presente, anche se la partita non è ancora chiusa e Rocco dovrà sicuramente rimestare ancora tra i ricordi, da lui posizionati al nono grado tra le sue personali rotture di coglioni. Finalmente questo sbirro controverso mi cattura come lettore Peccato che alla Sellerio ci abbiano creduto poco, tanto da farlo citare a Malvaldi e da da essere annoverato, nell'ultimo romanzo di Camilleri, tra le letture del commissario Montalbano. Una cosa pissera davvero!

I punti di miglioramento sono:

1.     La scarpe (polacchini Clarks) a Roma funzionano bene, anche se ci si sudicchia!

2.     La prosa, grazie a un sapiente editor (chi mai sarà?), finalmente scorre agile.

3.     Il montaggio cinematografico crea suspense e a volte tensione.

4.     I personaggi romani sono credibili.

5.     I dialoghi, misurati, non scendono mai di livello.

6.     Le metafore, punto dolente dei lavori precedenti sono in minor numero e meno (a parte un paio) oribbili (alla romanesca!):

 

Un bel romanzo poliziesco (la parte di più alto livello è l'indagine) tendente al noir. La fine l'ho trovata un po' affrettata, S'è giocato mezza stella.

Voto ****/5


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