Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Giudizio 104
7-7-2007
Antonio Manzini
Sellerio
Rocco e i suoi fardelli
“Simpatico odioso vicequestore,
un personaggio alla ricerca di un editor”, così titolavo la recensione a La pista nera, il primo romanzo con Rocco
Schiavone.
Devo
dire che sono stato ascoltato: si vede che alla Sellerio, nascosta in qualche scantinato,
c’è anche gente attenta e competente.
Rocco,
ne La pista nera, è costretto al trasferimento (disciplinare) ad
Aosta. Si porta dietro un pesante bagaglio d’imbarazzanti, poco chiari, fardelli e solo un paio di Clarks.
In
quest'ultimo libro, finalmente. Antonio Manzini, “ce” spiega ciò che negli
altri romanzi era solo accennato. Dico “ce” perché finalmente Rocco, il corrotto e disonesto poliziotto, agisce a Roma
con piena consapevolezza e anche colpevolezza (Roma ladrona si presta e gli amici di più!): era ora! Attraverso un lungo flashback, Rocco
Schiavone ricostruisce i fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre,
causando tra l'altro la morte della moglie Marina e precipitandolo nella
disperazione. E così tutto si riannoda, tra passato e presente, anche se la
partita non è ancora chiusa e Rocco dovrà sicuramente rimestare ancora tra i
ricordi, da lui posizionati al nono grado tra le sue personali rotture di
coglioni. Finalmente questo sbirro controverso mi cattura come lettore Peccato che
alla Sellerio ci abbiano creduto poco, tanto da farlo citare a Malvaldi e da da
essere annoverato, nell'ultimo romanzo di Camilleri, tra le letture del
commissario Montalbano. Una cosa pissera davvero!
I
punti di miglioramento sono:
1.
La scarpe (polacchini
Clarks) a Roma funzionano bene, anche se ci si sudicchia!
2.
La prosa, grazie
a un sapiente editor (chi mai sarà?), finalmente scorre agile.
3.
Il montaggio
cinematografico crea suspense e a volte tensione.
4.
I personaggi
romani sono credibili.
5.
I dialoghi, misurati,
non scendono mai di livello.
6.
Le metafore,
punto dolente dei lavori precedenti sono in minor numero e meno (a parte un paio)
oribbili (alla romanesca!):
Un bel romanzo poliziesco (la parte di più alto livello è l'indagine) tendente al noir. La fine l'ho trovata un po' affrettata, S'è giocato mezza stella.
Voto
****/5
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