sabato 24 dicembre 2016

Alle origini della suspense (XIII)


Suspense, questa nota sconosciuta ...



Meccanismo ad orologeria per soli thriller,
o da sempre,
talento di abili narratori?
 Oggetti, cose  e case:
strumenti d'ansia

Non lo straordinario e terribile arco di Ulisse... oggetti comuni, quotidiani, anche utili, a volte, ... se guardati da un'angolazione particolare o illuminati di traverso ci mettono in ansia... se non funzionano come dovrebbero, con il loro "memento mori", ci trasmettono tensione.
(XIII)


Casa dolce casa

L'uomo primitivo, rifugiatosi nelle caverne, accendeva un fuoco all'entrata per tener lontane le belve, allora ferocissime: tigre dai denti a sciabola. La tana gli dava sicurezza. L'amigdala ha registrato questa convinzione. Alfred Hitchcock, che aveva molto studiato la questione,  amava terrorizzare gli spettatori usando una casa. La tana che si trasforma in trappola. Il nido che diventa uno strumento d'angoscia. Questo il suo gioco perverso!




Indubbiamente la casa avita, diventata desolato motel, di Norman Bates è quella più famosa: l'amava quasi quanto la madre! Roba da Psycho!
Anzi, roba da Hopper! Il pittore, Edward Hopper, l'aveva di persona suggerita a Hitchcock.
La casa può nascondere scheletri, non solo negli armadi, nella cantina, nel sottoscala o in soffitta: entrano allora in gioco le scale, di cui abbiamo già trattato.


Un'altra casa famosa è quella di Sleep, my Love di Douglas Sirk, dove il bieco Don Ameche cerca di far fuori la moglie facendole prima credere di essere matta e poi spingendola al suicidio con un volo d'angelo dal secondo piano. La casa oltre alle scale ha anche un ampio balcone prospiciente la strada!



Per me la "casa delle case" angoscianti è quella di Gaslight (Angoscia), di George Cukor. Un palazzo vittoriano neoclassico immerso nelle nebbie di Londra. Nasconde, in soffitta, un segreto terribile e prezioso.


L'affannosa ricerca condotta dal marito di Ingrid Bergman, un satanico Charles Boyer, viene tradita solo dalle luci a gas, che, maledette, si smorzano quando lui va a rovistare in soffitta. Lei se ne accorge e "sente" anche dei rumori, ma lui fa di tutto per farla apparire (e farle credere) una pazza.
 








L'elenco delle case sarebbe molto lungo, tanto da entusiasmare anche Umberto Eco che ama le liste. Mi limiterò a citare il palazzo di Rebecca, il cottage sulla spiaggia de Gli uccelli.

Una citazione speciale per l'Overlook Hotel di Shining. Fuori, accanto all'inquietante struttura, al gelo, c'è il labirinto mortale, ma questa è un'altra storia!

Voglio ricordare la casa dei Warren nel film La scala a chiocciola. Sì, è vero, ho parlato di scala, ma nel film di Robert Siodmak credo sia di maggior effetto la casa prigione dove tutto può accadere.


Ultimo, ma non di minore interesse, lo slendido eclettico, quasi decò, Ansonia Building a New York, teatro dell'angosciante film Insezione pericolosa.

 
Per concludere una considerazione e una riflessione. considerazione. La casa è il teatro di quasi tutti i thriller coniugali. Due i motivi. Si svolgono tra moglie e marito e sono (ma è l'uovo o la gallina?)  drammi teatrali: in teatro occorre contenere il numero dei personaggi, questione di budget.
 
(XIII - segue)
 

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