COVERMANIA
Le interpretazioni grafiche, i
messaggi marketing, i cambiamenti di stile nelle locandine dei film
Un lungo affascinante viaggio dalle regioni del noir ai territori del west
(06)
Per rovistare in soffitta ... di notte, ci vuole la luce!
Giusto
l'inizio del film per ricordare bene (forse non sarebbe necessario) la trama di questo
capolavoro assoluto.
Dopo
l'assassinio di Alice Alquist, una famosa cantante lirica inglese, sua nipote
Paula si trasferisce in Italia. Per anni studia canto con lo stesso insegnante
della zia, cercando di dimenticare la notte dell'omicidio; quella sera infatti,
scendendo le scale dopo aver sentito dei rumori, Paula, allora 14enne, aveva
allarmato l'assassino che, per non essere visto, era scappato senza poter
rubare i gioielli della cantante.
L'assassino torna sempre sul luogo del delitto, lui a maggior ragione. Dovrà
tornare per rovistare in soffitta, dovrà accendere la luce e le luci al piano di sotto, si abbasseranno!
Così
sarà. In Italia Paula conosce il pianista Gregory Anton e se ne innamora.
Gregory dopo il matrimonio e una breve luna di miele sul lago di Como convince
la giovane a tornare a vivere a Londra nella casa in cui viveva con la zia
affinché Paula possa esorcizzare la sua angoscia e poi le suggerisce di
nascondere tutti i mobili e gli oggetti della zia, non per dimenticare lei ma
la sua morte...
Alla
sua uscita, come si legge nel poster, è definito uno "Strange drama" (per non parlare di una scritta oscena "melò"!). E'
utile sapere, anche importante, che dal titolo originale Gaslight deriva
l'espressione "Gaslighting" che indica una forma di violenza psicologica
attraverso cui la vittima viene indotta a dubitare della sua percezione della
realtà.
Tale
violenza può consistere in manovre esteriori (come il nascondere o spostare
oggetti) o psicologiche. Così facendo il carnefice fa credere alla vittima di
essere colpevole dei maltrattamenti subiti, ma mostrandosi contemporaneamente
compassionevole.
Dopo
questo riconoscimento ufficiale della scienza medica il film fu considerato un thriller!
La parola thriller fu usata per la prima volta riferita a un film.
E
alfine, anche nel romanzo, entra in gioco anche la "suspense". Come cambiano i tempi!
In
Francia, dove si è intuito tutto il noir che c'è nel film, si decide di lasciare da parte
il titolo originale e si adotta l'angoscia che lo pervade: Hantise.
Con,
a volte, nel tentativo di scostarsi ulteriormente dal modello USA, cover dai risvolti psicanalitici ed anche psichedelici.
In
Italia seguiamo la linea francese, ma per altri motivi: pochi sanno l'inglese.
Dopo
la prima cover di stile neorealista (ma di fattura impressionista) si fa copia conforme dell'originale.
In
Spagna e paesi di lingua ispanica all'inizio si fa traduzione letterale.
Ma poi animano il titolo ... lo drammatizzano.
In
Brasile e Portogallo sono più sottili e romantici. Sembra l'insegna di una sala
dove si balla. In Argentina Corto Maltese, anni dopo, ballerà il tango "a media luz".
Per
finire, ma solo per i colori a contrasto slavato, la cover esposta a Belgrado. Dopo tante immagini speculari questa, realmente diversa, mi conforta. peccato che il lume, sullo sfondo, sembri a petrolio!
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