giovedì 24 novembre 2011

Il gufo giallo (01)

Rubrica letteraria
Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli


Libro n. 01


Nei boschi eterni
Fred Vargas
Einaudi


Micidiale la traduttrice... che orrore!

A volte chi traduce e chi pubblica libri stranieri commette pesanti errori. In questo libro sono stati commesso due orribili delitti! La copertina Einaudi è  un vero e proprio spoiler ed è pure fuorviante! La traduttrice, poi ( o prima) ci ha messo del suo! Non si è lamentata la Vargas, solo perché non sa l'italiano! Qualcuno l'avverta! Parliamone, mi sembra davvero inquietante. Dopo il romanzo Sotto i venti di Nettuno, tutti avevano capito che Fred Vargas amava divertirsi con le parole... tranne Einaudi e la sua traduttrice! Sicuramente costei, da piccola, odiava le filastrocche o quantomeno non le ha mai capite.
Vediamo in che consiste il delitto.
Nel testo originale, all'inizio del capitolo XX si legge: <<Et pour ces mots, Seigneur, je vous ai vu palir, Vous qui naguère encore dominez votre Empire ... >>
La traduzione: << E per queste parole vi ho visto impallidire Voi che poc'anzi ancor regnavate sovrano... >>

Ma dico, signora Margherita Botto: la parola “Sire” (tra l’altro di origine trobadorica) non sarebbe stata più adatta per la rima e per altro? Ho citato questo punto, uno dei primi... poi succede di nuovo e anche di peggio, almeno altre ventisette volte: né metrica, né rima! Questo fa innervosire,  vanifica lo sforzo della Vargas e riduce l'impatto onirico del romanzo. Così del fantasma evanescente resta solo il lenzuolo e dei cervi reali… solo spezzatino alla cacciatora, ma con poche spezie.  Che dire dei due palchi di corna vaganti nelle mani dell’imbarazzato Adamsberg? Sono fastidiosi anche per chi legge. 
Sì ancora una delusione, il fantasma della monaca, incipit di buona fattura e abbastanza intrigante, per colpa del   delitto originale, la pessima traduzione, c'è e … non c'è! Adamsberg come personaggio questa volta funzionerebbe, la storia meno, nonostante la regalità offesa delle bestie silvestri. La Vargas si conferma un'autrice di storie fantastiche (nella trama, non nel risultato) sul lato thriller, con una prosa non banale e alcune venature noir. L'antagonista dello spalatore di nuvole, personaggio antipatico non poco (questo non l’aiuta), rimane massacrato dalla traduzione.
Totale: **1/2/5
(Romanzo a seguire)


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