martedì 20 dicembre 2011

Il gufo giallo (17)

Rubrica letteraria
Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
libro n. 17




Scorre la Senna
Fred Vargas
Einaudi

Mininimalismo parigino

La corta distanza si addice a Fred! Una scoperta, una bella sorpresa. Costretta (dagli editori famelici di pubblcità, non da esigenze alimentari!) a pubblicare, in quotidiani o antologie,  storie contenute  la Vargas sfronda e pota le sue trame badando alla sostanza: personaggi e atmosfere. Ne scaturiscono storie angoscianti di una semplicità inquietante: in questi tre bervi racconti i delitti sono davvero semplici e come tali sembrano possibili, ci turbano. Jean-Baptiste Adamsberg, col suo minimalismo riflessivo, ne esce da gigante. Il marketing dell’editore (come sempre sbagliando) li definisce “tre storie poliziesche”. Credo siano semplicemente tre storie inquietanti. Gli ingredienti: gelidi tocchi d’atmosfera, situazioni contro intuitive, personaggi apocalittici, ma possibili, normali. Il commissario ci sguazza (letteralmente soprattutto per via di un temporale) e risolve affiancato dal fido, anche se scettico, Danglard.
La senna è lì, fredda, umida, un po’ fetida; scorre mortale sotto i ponti. Adamsberg conosce bene il fiume e sa dove aspettare che restituisca i suoi segreti: un cadavere, una scarpa, una borsetta …
La storia di Natale la trovo stupenda. Sarà perché non amo il Natale. La notte di festa, attesa da tutti come momento di gioia e di pace, è vista dalla Vargas, con la mente di Jean-Batipste come una sindrome di depressione delittuosa: “la notte efferata”! Magistrale.
Credo che la lunga distanza non sia troppo adatta a Fred Vargas, spesso si perde in storie parallele che complicano la trama, altre volte persegue giochi di parole che in Italia sono stati penalizzati dalle traduzioni. Qui è invece perfetta, non c’è mai niente di troppo e le “stranezze” sono funzionali alla soluzione del mistero. Molto bello.
Totale: ****/5


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