mercoledì 28 dicembre 2011

Il gufo giallo (20)

Rubrica letteraria
Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
libro n. 20

Il cane giallo
George Simenon
Adelphi


Uno dei tanti romanzi “provinciali” di Maigret. Quelli che preferisco. Credo che il commissario, corpo e anima profondamente contadina, si muova meglio in provincia che a Parigi. Questa volta è chiamato a Concarneau, per indagare sull'enigmatico ferimento di un commerciante di vini.  Concarneau (Konk-Kerne in bretone) è una piccola cittadina situata nel dipartimento del Finistère nella regione della Bretagna. Il paese, apprezzata meta turistica, è   uno fra i più importanti porti pescherecci francesi. Vi si pratica in particolare la pesca del tonno: Maigret deve invece pescare un assassino: lo aiuta un onnipresente cane giallo. Siamo all’inizio di novembre, la cittadina è deserta, la marea segna il tempo in modo più accurato del vecchio orologio che s’intravede sui bastioni. Subito l'atmosfera si fa inquieta, sospesa. Un forte vento, quasi un mistral, fa cozzare le barche con ritmici colpi sordi e cupi e anima foglie e pezzi di carta che schizzano in aria come schegge impazzite. In un’atmosfera così il delitto è di casa. Delitto di provincia, maturato nei cuori e infrenato nelle menti, come sempre accade nei luoghi del contado. Parigi, Londra o Firenze non fanno differenza.
Come sempre il commissario s’immerge nel luogo: “Era impossibile indovinare i sentimenti di Maigret, tutto intento a caricare la pipa con le dita tozze. La sua borsa da tabacco era lisa. Il suo sguardo vagava, attraverso una vetrata, sull’ampio orizzonte del mare.”
Vivere la scena del delitto è il suo modo per riflettere: per osmosi assorbe i sentimenti, le aspirazioni, le frustrazioni e gli odi dei personaggi. Le elabora e scindendo (con profonda pietas) le miserie morali dall’umanità risolve il caso. Questo romanzo è uno dei più rappresentativi di Maigret in provincia: è da leggere lentamente, dimenticando che è un giallo. Bisogna pensare d’essere in visita a una bastide e d’aver tempo per immergersi nel luogo, per capire quegli sguardi che ci fissano spenti dalle finestre, per cercare un brutto cane giallo che ci accompagni per quelle stradine spazzate da un vento cattivo.
Totale: ****/5

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