lunedì 12 dicembre 2011

Saluti da Vigata (3)

A proposito del dialetto di Vigata

ovvero

il teatro dei pupi di Montalbano


(3)
 
Il sorriso di Angelica (2010)
 
 
Uno
S’arrisbigliò subitaneo e si susì a mezzo con l’occhi prontamente aperti pirchì aviva di sicuro sintuto a qualichiduno che aviva appena appena finuto di parlari dintra alla càmmara di letto. E dato che era sulo ’n casa, s’allarmò.
Po’ gli vinni d’arridiri, pirchì s’arricordò che Livia era arrivata a Marinella la sira avanti, all’improviso, per farigli ’na sorprisa, graditissima almeno al principio, e ora dormiva della bella allato di lui.
Dalla finestra passava un filo di luci ancora violaceo della primissima alba e allura riabbasciò le palpebri, senza manco taliare il ralogio, nella spranza di farisi ancora qualichi orata di sonno.
Ma subito appresso s’arritrovò novamenti con l’occhi sbarracati per un pinsero che gli era vinuto.
Se qualichiduno aviva parlato dintra alla càmmara, non potiva essiri stata che Livia. La quali dunqui l’aviva fatto nel sonno.
Prima non le era mai capitato, o forsi lei aviva in pricidenza qualichi volta parlato, ma accussì vascio da non arrisbigliarlo. …



Resoconto presenza voci dialettali:
·         60 parole su 158  = 37,2 % (vi sono pagine con punte del 42%)
·         periodo più lungo: 54 parole.

Proviamo a rileggerlo tradotto da me (me ne scuso) in italiano.



Uno
Si svegliò di soprassalto e si tirò su a sedere con gli occhi subito ben aperti: era sicuro d’aver sentito qualcuno che aveva appena finito di parlare dentro la sua camera da letto. Era solo in casa, si era allarmato.
Poi gli scappò da ridere, perché si ricordò che Livia era arrivata a Marinella la sera prima, all’improvviso, per fargli una sorpresa, graditissima almeno all’inizio, e ora lei dormiva profondamente accanto a lui.
Dalla finestra s’insinuava, ancora violaceo,  un filo di luce dell’aurora, allora riabbassò le palpebre, senza neppure guardare l’orologio, nella speranza di farsi ancora qualche ora di sonno.
Ma un attimo dopo si ritrovò di nuovo con gli occhi sbarrati  per via di un pensiero che gli era venuto.
Se qualcuno aveva parlato dentro la camera, non poteva che essere stata Livia. Lei non poteva che averlo fatto nel sonno.
Prima non le era mai successo,o forse lei, in precedenza, qualche volta aveva  parlato, ma con voce così bassa da non  svegliarlo. …

Di certo, anche per colpa del traduttore (io), non fa l’effetto di prima. S’è perso la musicalità e anche altro. Un motivo in più per cercare di capire la funzione del dialetto. Dalla prossima puntata indagheremo a fondo.
  

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