mercoledì 26 dicembre 2012

Fumetti in giallo (speciale n. 4)


Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Speciale n. 4



Le armi dei detective di carta 

Non tutti i detective di carta usano armi. Poirot non se lo sognerebbe nemmeno: io faccio il tifo per Hercule! Nero Wolfe ad esempio non ne ha, ma ha Goodwin, non sempre letale, ma efficiente!
I detective dei fumetti, nonostante la forte attrattività grafica dell’arma, non sono da meno. Charlie Chan è restio, a volte una in mano se l’è trovate: non era sua!. Topolino le punta, ma non credo abbia mai sparato. Ma c’è chi si comporta in modo opposto:  Fearless Fosdick  ne ha di paradossali, esageratamente grandi (per fare buchi ben rotondi!), per questo qui non lo prendiamo in considerazione, anche se lancia messaggi inquietanti. 

Prima di procedere considerate un fatto. Le armi degli eroi dei fumetti hanno sempre creato un business interessante nel mercato dei giocattoli, soprattutto negli Usa, dove coi giocattoli si prepara il mercato delle future generazioni! Regalate una pistola giocattolo, così quando i pargoli crescono se ne comprano una vera e vanno a sparacchiare in un’amata scuola!

Ma non divaghiamo. Il Re del terrore, con estrema sobrietà, usa, con   abilità circense (ne tira anche due alla volta!), coltelli da lancio per compiere i suoi delitti in pacato silenzio.

Ginko usa una Beretta Mod. 951. Dovrebbe essere avvantaggiato, invece Diabolik non lo prende mai. Mi sa che fa troppo rumore!

Dylan Dog ha un vecchio revolver Bodeo modello 1889 con grilletto pieghevole, una comodità. Però lo tiene Groucho che quando gli bisogna glielo lancia insieme ad una delle sue battute.
Da questi primi due esempi si capisce che l’arma può essere un modo per rappresentare (insieme al vestito o all’auto) il carattere del personaggio. Furtivo e letale Diabolik, estemporaneo e retrò Dylan.

Dick Tracy è il più dotato. Lui infatti è molto “moderno”! Ne usa di ogni tipo, soprattutto se tecnologicamente nuove. Per sua sicurezza porta sotto l’ascella una Smith&Wesson a canna corta model 10-5, detta anche “chief detective”.

Quando c’è da far sul serio gira con una Thompson machine gun. Il mitra di moda tra i gangster negli anni del proibizionismo.

Il raffinato, ma sobrio, solo in fatto di armi, Rip Kirby ha una Smith& Wesson a canna standard modello 1950. Efficace e leggera. Con tutte le cose che sa fare e in cui eccelle, non può certo perder tempo a curare la scelta di una pistola!

Sam Pezzo impugna una Beretta modello 92. Uscita nel ’70 e poi perfezionata più volte, non è dato di sapere la versione precisa.



I duri devono sparare da duri! La pistola semiautomatica di Torpedo è una temibile Colt 1911-A1 paramilitare. Sparava grosse cartucce da 45 centesimi di pollice (11,43 mm). L'impatto di un proiettile di tale calibro metteva chiunque fuori combattimento. A cento metri il suo proiettile poteva fare bersaglio.

Il commissario Spada ha in dotazione una beretta 92 FS. Siamo alla fine degli anni ’70 e l’arma ha raggiunto quasi la perfezione.

Con Alack Sinner si passa (apparentemente) ad una magnum, forse la più scomoda da portarsi in giro e fastidiosa per dormirci sopra in lunghe notti d’attesa. Ma Alack è un duro vero, molto hard boiled!

La classica Smith&Wesson a canna corta, figura in una copertina di Stray Bullets, ma nelle storie di vedono fucili a pompa, mitra, e altra mercanzia, sempre vomitante pallottole vaganti!




Per concludere torniamo in Italia: Kriminal. Lui all’inizio usava solo lame (di varia foggia) con rara maestria. Poi non ha disdegnato il revolver e anche il mitra. A me piace ricordarlo col pugnale!
(speciale - 4 - segue)   

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