martedì 26 marzo 2013

Un Pensiero Sistemico a Perugia!


Perugia – caso Meredìth
ovvero il Pensiero Sistemico serve anche un noir reale



Confesso che avevo rimosso dubbi e processo. Adesso sentendo la requisitoria vorrei davvero capire. Vediamo alcuni punti focali che credo, senza ombra di dubbio, siano un tentativo, da parte del PG, di riportare gli indizi del processo sotto una visione sistemica.
Ultim'ora: nel mentre pubblicavo il post è attrrivata la notizia d'agenzia: Annullata l'assoluzione di Amanda e Raffaele. 
 http://www.repubblica.it/cronaca/2013/03/26/news/caso_meredith_annullate_assoluzioni-55370908/?ref=HREA-1
 
a)  Frantumati elementi indiziari. Secondo il PG il collegio di secondo grado ha frantumato gli elementi indiziari, parlando di una loro parcellizzazione (*). Il PG ha poi parlato di una buona dose di presupponenza dei giudici d'appello nel banalizzare la sentenza di condanna in primo grado riducendola a quattro motivi. In altre parole hanno negato una qualsiasi visione sistemica! La condanna a tre anni di reclusione inflitta anche in appello ad Amanda per i danni da lei arrecati a Patrick Lumumba è un punto fondamentale dal quale non si può prescindere nel processo per l'omicidio di Meredith. Così nella  requisitoria, nella quale, il PG, ha chiesto di convalidare la condanna per calunnia e soprattutto di considerarla un tutt’uno (altro richiamo al Pensiero Sistemico)  con il delitto.  “La Corte d'Appello -lamenta la pubblica accusa della Cassazione - non si preoccupa di collegare questo fatto con tutto il resto. Invece era più logico pensare che Amanda, coinvolgendo un altro uomo di colore, cercasse un modo per sviare le indagini”.
b)   Non deve calare il sipario sul delitto. Secondo la pubblica accusa della Cassazione ci sono “tutti i presupposti perché non cali un sipario su un delitto sconvolgente di cui per ora resta come unico condannato Rudy Guede. Pare abbia commesso il delitto con degli ectoplasmi”. E poi: “Imputare tutto a questi pasticcioni della scientifica, che non sono brigadieri, con tutto il rispetto, che giocano a fare il piccolo chimico, ma un reparto altamente specializzato, è non congruo”.
c)   Il Dna di Amanda. In tutte le tracce di sangue trovate nella villetta  dove è stato ritrovato il corpo di Meredith, "c'era in Dna di Amanda". Il PG  non tollera che "si imputino sempre i pasticci alla polizia scientifica. Per altro in tutte le tracce di sangue c'era il Dna di Amanda". Quanto alle perizie effettuate sul gancio del reggiseno della vittima e sul coltello:  “queste perizie non si possono buttare a mare. Sono atti che dovevano essere riutilizzati".
d)    La condanna a Guede. Secondo il PG anche la sentenza di condanna definitiva a Guede, "doveva essere utilizzata con riferimento ad elementi di fatto relativi al concorso all'omicidio di più persone". Dure critiche vengono mosse inoltre alla sentenza d'appello sul punto dell'ora della morte di Meredith: "La Corte d'Appello fa governare gli eventi dal 'tutto e' possibile"!  Di grande importanza, secondo la pubblica accusa, anche la telefonata che Amanda fa alla madre a Seattle, in America, in piena notte. "Era il momento in cui il cadavere di Meredith non era ancora stato trovato. Che necessità c'era di svegliare una madre nel cuore della notte?". Un particolare da non sottovalutare infine per il PG è il comportamento di Amanda che di fronte alla scoperta del corpo senza vita di Amanda."Fa una doccia fredda!". 
e)  I Vetri. Secondo il PG della Cassazione, inoltre, la sentenza d'appello "nega   la logica" nel ricostruire il particolare dei vetri della finestra rotta sui vestiti. "Il che dimostra -dice- che il vetro si è rotto intenzionalmente dall'interno".

(*) In termini sistemici è come scollegare le reciproche influenze di causa effetto. Cone guardare una partita di biliardo prima con solo la palla colpita e poi con solo quella agente. Si perde la visione d'insieme!

2 commenti:

  1. Che dire? Nessun delitto, ora come ora in era DNA, trova un colpevole. Li trovano con l'arma fumante in mano, ma i soggetti, vittime e carnefici, scompaiono di fronte alle cose che hanno un dritto e un rovescio, che non hanno intenzionalità e la cui forza è affidata solo alla riproducibilità come in ogni esperimento scientifico che si rispetti. ma visto che non si può riprodurre la scena del delitto, il delitto non esiste.
    Lo stesso può dirsi del delitto di Garlasco, in cui bastava la sola faccia del fidanzato.
    Gloria alla giudice di Aosta che ha condannato la Franzoni. L'unico dubbio in questo caso, che ho sempre avuto, e che il primo colpo l'avesse dato il bambino più grande e che lei avesse finito l'opera per difenderlo, ma è stata condannabile lo stesso perchè le modalità di difesa di una madre veramente segnata non poteva essere quella di negare.
    E ora complimenti alla cassazione che ha annullato questa assoluzione scandalosa, anche se secondo me, visto il metodo pseudoscientifico usato, non porterà a nulla. a meno che non si decidano ad usare il metodo sistemico che dici tu.

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    1. Cara Maria F., ti rispondo con un altro post sistemico. Tanto per sottolineare che i giudici dell'Appello sono stati terribilmente superficiali. Un caro aluto, Oscar

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