mercoledì 27 marzo 2013

Visione sistemica e noir (IV)


Pensiero sistemico e noir
(tecniche avanzate di scrittura)


Parte (IV)

La menzogna non dovrebbe pagare 
ovvero l'accusa al nero

Finora ho fatto esempi tratti da romanzi o da film, fantasia. Perugia e Amanda non sono invenzioni, anche le la Knox s'è dimostrata molto creativa!
Ritorno sul tema con un noir vero di cui ho parlato ieri: il processo ad Amanda Knox e Raffaele sollecito. Mi ha spinto a questo la lettura di un’intervista a Alan Dershowitz sul Corriere della sera.
Il giurista docente di Harvard afferma: “La prova “al di là di ogni ragionevole dubbio” viene fuori dalla sua stessa confessione iniziale falsa con cui Amanda ha cercato di incriminare un innocente. Tutte le prove forensi vanno esaminate attraverso il prisma di quella menzogna”. Più o meno è la stessa opinione del PG della cassazione, che aveva sottolineato ieri. Cerchiamo di fare una semplice analisi sistemica.




Lo schema dev’essere letto a partire dall’azione di depistaggio (la ignobile menzogna) di Amanda che incolpa con terribile menzogna Patrick Lumumba. Della serie: in USA dar la colpa a un nero è facile! Per fortuna Perugia si trova in Umbria-Italia! Questo sul momento fa migliorare la posizione di Amanda: viene creduta e Lumumba arrestato. Ma poi gli indizi raccolti le creano pressione e ritratta: le è andata buca. Patrick viene, anche se con troppo ritardo, riconosciuto innocente estraneo ai fatti!
Bene credo che a Firenze di questo archetipo sistemico, che chiamerò “l'accusa al nero”, se ne dovrà parlare parecchio. Purtroppo senza Amanda che non tornerà in Italia.
(IV-segue)

Nessun commento:

Posta un commento