sabato 6 aprile 2013

Lanterna gialla (58)

Film n. 58





Bersaglio di notte ( Night Moves )
di Arthur Pen
con   Gene Hackman, Melanie Griffith, James Woods



Tragica indagine
La trama. Harry Moseby (Hackman), detective privato di scarso successo, è incaricato di ricercare la sedicenne Danny (Griffith), figlia di un'ex-attrice cinematografica, scomparsa ormai da una ventina di giorni. Il suo già scarso acume è ulteriormente ritardato da problemi con la moglie. Ritrova in Florida, in casa del patrigno, la disinibita fanciulla. Danny non vuole tornare dalla madre, che odia. Acconsente a farlo solo quando, durante un'immersione in mare, scopre nel relitto di un aereo, e ne rimane sconvolta, il cadavere dell'amico Marv Eckmann. Il giovane sembra vittima di un incidente, ma allorchè, qualche tempo dopo, anche Danny muore, apparentemente per disgrazia, Moseby, comincia a sospettare un oscuro collegamento tra i due fatti, senza tuttavia capire. Comincia a indagare tra le amicizie della giovane. Scopre che la ragazza potrebbe essere stata uccisa perché era al corrente di un contrabbando di opere d'arte precolombiane nel quale, oltre a Marv, sono implicati il patrigno di Danny, la sua amante Paula, un meccanico (un giovanissimo Woods) e un regista cinematografico. Tutti loro moriranno, alcuni per mano dei complici, altri a causa di Harry, ma anche lui, proprio quando riesce a vederci chiaro, finirà per lasciarci la vita.



Molto si è detto e molto si è lodato questo film. Forse troppo. Personalmente lo ritengo sopravvalutato. Quando si cerca di trovare troppi agganci e motivazioni tra le intenzioni artistiche del regista (Penn è di tutto rispetto) e la realtà che nel momento della creazione lo circonda si rischia sempre di operare con pregiudizio. Attori molto bravi (Hackman superlativo nel ruolo del perdente), regista in forma, sceneggiatura apparentemente ben costruita, ma qualcosa non funziona. Si resta appesi. La cecità (e sordità) di Harry davanti all’evidenza viene trasferita sulle scene del film, non viene fatta vedere; il regista gioca (sporco) a nascondino, per cui si resta interdetti e perplessi davanti alle “rivelazioni” finali. La suspense viene continuamente interrotta, bloccata e resa balbettante. Il titolo italiano è disastroso e fuorviante.
Voto ***1/2/5

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