mercoledì 8 maggio 2013

Fumetti in giallo - Introduzione (III)


Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Introduzione (III)



I fantastici anni ‘40

Nel 1940 ci si accorge che “qualcosa è cambiato”!  Irrompe sulla scena Spirit.  Il personaggio mascherato, come Zorro, di Will Eisner  è così innovativo che non viene compreso del tutto, nemmeno dopo qualche anno e ancor oggi si guarda con stupore. Un po’ giustiziere, un po’ supereroe, e molto carico di misteriosa autoironia, cerca di mantenere l’ordine nella metropoli.

Non ha particolari superpoteri, ma  è forte e nulla sembra poterlo uccidere. Di fatto, per via della grafica, è più vicino a Paperino che a Dick Tracy. Ha un fascino magnetico che attira le donne, una nemesi (Octopus) dotata approssimativamente delle stesse caratteristiche e un'identità reale che si è lasciato alle spalle tempo fa, di cui si sa poco. Non ha passioni Spirit, non sembra animato da nessun particolare sentimento, da nessuna etica, se non un profondo rispetto per l'ordine e la giustizia. In verità una passione ce l’ha: quella per la sua città che considera al pari di una donna. L'unica che gli fa venire gli occhi lucidi, l'unica che non tradirà mai, l'unica che rispetta. Tutte le altre sono solo avventure semiserie, in qualche modo surreali: medici, poliziotte, danzatrici, criminali e amori d'infanzia che tornano come dark lady dell'età adulta.

La  “Nemesi” colpisce anche il superpoliziotto. Dick Tracy, dopo dieci anni di folgorante carriera arriva a meritarsi una parodia. Fearless Fosdick la striscia a fumetti creata dal cartoonist statunitense Al Capp (1909–1979) lo gratifica, lo graffia, ma onora.



Si tratta di una fantastica parodia del famoso fumetto di Chester Gould. Venne realizzata come striscia-nella-striscia del più noto Li'l Abner, sempre di Al Capp e apparve per la prima volta nel 1942.
Distribuita da United Feature Syndicate, in Italia è stata pubblicata (onore al merito!) dalla rivista Linus.
Tutte e due le testate hanno qualità grafica e letteraria molto elevata. Di fatto sentono l’influenza del cinema noir B&W di quegli anni.
Ma il pop, si sa, non muore mai! Kerry Drake è il titolo del fumetto popolare creato per   Editors-Hall Syndicate da Alfred Andriola come artista e Allen Saunders come accreditato scrittore. Ha debuttato il 4 October 1943 in sostituzione di   Dan Dunn , ed è stato pubblicato continuamente fino al 1983.


Lo stile è molto più popolare dei due casi precedenti e le scene sono di facile “lettura”. Secondo Saunders, Dan Dunn rivaleggiava con Dick Tracy in temi d'avanguardia e le tecniche del detective americano a fumetti fino al 1942. Fu allora che Marsh ebbe una discussione con gli editori del Syndicate e “uscì fuori di corsa”. Il sindacato, avuto Saunders (come scrittore e redattore del sindacato fumetti) e come artista Andriola, prese in consegna la striscia abbandonata del giornale e successivamente,  nel 1943, la sostituì con la nuova striscia del detective Kerry Drake.
A supporto di Andriola ci sono stati molti assistenti o disegnatori gohst nel corso degli anni, in particolare, erano artisti Hy Eisman, Jerry Robinson, Fran Matera e più in particolare Sururi Gumen, l'ultimo dei quali ha lavorato sulla striscia per 30 anni e condiviso di credito con Andriola 1976-1983.

La qualità grafica e  il contenuto ritornano a livelli elevati con Blake e Mortimer. I due sono i protagonisti di una serie a fumetti creata dallo belga Edgar P. Jacobs, membro del gruppo (o corrente) della linea chiara. Sono apparsi prima sulla rivista belga Tintin a partire dal 1946 e successivamente pubblicati in edizioni brossurate e cartonate da Les Editions du Lombard. Da molti anni l'edizione è passata a Les éditions Blake et Mortimer, una filiale del Groupe Dargaud.




Durante il primo anno di pubblicazioni su Tintin (anche conosciuta come Le journal de Tintin), paradossalmente Le secret de l'Espadon (Il segreto dell'Espadon) ebbe più successo delle avventure dello stesso Tintin, che appariva con la sua serie nella stessa rivista. Ciò era dovuto al fatto che l’Espadon cominciò con il primo numero, mentre le avventure di Tintin cominciarono confusamente con una storia già iniziata (Le sette sfere di cristallo), abbandonata tre anni prima durante la Seconda guerra mondiale, quando era serializzata sui quotidiani.

La risposta, sempre in linea chiara, degli USA è Rip Kirby, un personaggio creato dal geniale disegnatore statunitense Alex Raymond (lo stesso di Flash Gordon, Agente segreto X-9 e Jim della giungla).

La striscia a fumetti fu pubblicata per la prima volta il 4 marzo 1946 sulle pagine del New York American Journal. Alla morte di Raymond (avvenuta nel 1956 in un incidente stradale), le strisce furono affidate a Fred Dickenson (già collaboratore di Raymond per i testi) e a John Prentice.
Rip Kirby è forse il personaggio più autobiografico tra quelli creati da Alex Raymond, infatti, come lui, è un ex marine diventato detective privato, porta sempre gli occhiali, come Raymond ama fumare la pipa, come Raymond è sempre molto elegante, raffinato e colto (è laureato in legge). E come Raymond ama la bella vita e le auto sportive (passione, questa, che fu fatale a Raymond).
Nelle sue avventure è coadiuvato dal maggiordomo Desmond (un ex galeotto/scassinatore) ed è sempre alle prese con il malvagio Maciullatore, suo acerrimo nemico, evaso da Alcatraz e sempre affiancato dalla affascinatte dark lady Pagan Lee, che Rip tenta persino di conquistare ingelosendo l'amata fidanzata Honey Dorian. A differenza dei nemici di Dick Tracy i deliquenti non provengono quasi mai dai bassifondi della metropoli, ma spesso provengono proprio dagli ambienti dell'alta società.

Nero Wolfe di John Broome e Mike Roy nasce nel 1952 sulla scia del successo dei romanzi. Ha discreto successo e per poco più di un anno, 1956-57, ci fu pure un quotidiano Nero Wolfe a fumetti. Pur accreditato al creatore Rex Stout, in realtà è stato disegnato da Mike Roy e sceneggiato da Silver Age.  

Rex Stout (onorato ma infastidito), pur accreditato, non fu molto preso con la striscia. Questo esempio mostra che Broome, il vero autore, ha correttamente seguito il calendario giornaliero e le ritualità maniacali del signor Wolfe. Alla fine ha ottenuto molto di più, in pignoleria, col suo Wolfe di china.



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