Yellow balloons
Quando il fumetto si tinge di giallo
Introduzione (III)
I
fantastici anni ‘40
Nel
1940 ci si accorge che “qualcosa è cambiato”!
Irrompe sulla scena Spirit. Il personaggio mascherato, come Zorro, di Will
Eisner è così innovativo che non viene
compreso del tutto, nemmeno dopo qualche anno e ancor oggi si guarda con stupore. Un po’ giustiziere, un po’
supereroe, e molto carico di misteriosa autoironia, cerca di mantenere l’ordine
nella metropoli.
Non
ha particolari superpoteri, ma è forte e nulla sembra poterlo uccidere. Di fatto, per via
della grafica, è più vicino a Paperino che a Dick Tracy. Ha un fascino
magnetico che attira le donne, una nemesi (Octopus) dotata approssimativamente
delle stesse caratteristiche e un'identità reale che si è lasciato alle spalle
tempo fa, di cui si sa poco. Non ha passioni Spirit, non sembra animato da
nessun particolare sentimento, da nessuna etica, se non un profondo rispetto
per l'ordine e la giustizia. In verità una passione ce l’ha: quella per la sua
città che considera al pari di una donna. L'unica che gli fa venire gli occhi
lucidi, l'unica che non tradirà mai, l'unica che rispetta. Tutte le altre sono
solo avventure semiserie, in qualche modo surreali: medici, poliziotte,
danzatrici, criminali e amori d'infanzia che tornano come dark lady dell'età
adulta.
La “Nemesi” colpisce anche il superpoliziotto. Dick
Tracy, dopo dieci anni di folgorante carriera arriva a meritarsi una parodia. Fearless
Fosdick
la striscia a fumetti creata dal cartoonist statunitense Al Capp (1909–1979) lo
gratifica, lo graffia, ma onora.
Si tratta di una fantastica parodia del
famoso fumetto di Chester Gould. Venne realizzata come striscia-nella-striscia
del più noto Li'l Abner, sempre di Al Capp e apparve per la prima volta nel
1942.
Distribuita da United Feature Syndicate,
in Italia è stata pubblicata (onore al merito!) dalla rivista Linus.
Tutte e due le testate hanno qualità
grafica e letteraria molto elevata. Di fatto sentono l’influenza del cinema
noir B&W di quegli anni.
Ma il pop, si sa, non muore mai!
Kerry Drake è il titolo del
fumetto popolare creato per Editors-Hall Syndicate da
Alfred Andriola come artista e Allen Saunders come accreditato scrittore. Ha
debuttato il 4 October 1943 in sostituzione di Dan
Dunn , ed è stato pubblicato continuamente fino al 1983.
Lo stile è molto più popolare dei due
casi precedenti e le scene sono di facile “lettura”. Secondo Saunders, Dan
Dunn rivaleggiava con Dick Tracy in temi d'avanguardia e le tecniche
del detective americano a fumetti fino al 1942. Fu allora che Marsh ebbe una
discussione con gli editori del Syndicate e “uscì fuori di corsa”. Il sindacato,
avuto Saunders (come scrittore e redattore del sindacato fumetti) e come artista
Andriola, prese in consegna la striscia abbandonata del giornale e
successivamente, nel 1943, la sostituì
con la nuova striscia del detective Kerry Drake.
A supporto di Andriola ci sono stati
molti assistenti o disegnatori gohst nel corso degli anni, in particolare,
erano artisti Hy Eisman, Jerry Robinson, Fran Matera e più in particolare Sururi
Gumen, l'ultimo dei quali ha lavorato sulla striscia per 30 anni e condiviso di
credito con Andriola 1976-1983.
La qualità grafica e
il contenuto ritornano a livelli elevati con Blake e Mortimer. I due sono i
protagonisti di una serie a fumetti creata dallo belga Edgar P. Jacobs, membro
del gruppo (o corrente) della linea chiara. Sono apparsi prima sulla rivista
belga Tintin a partire dal 1946 e successivamente pubblicati in edizioni
brossurate e cartonate da Les Editions du Lombard. Da molti anni
l'edizione è passata a Les éditions Blake et Mortimer, una filiale del Groupe
Dargaud.
Durante
il primo anno di pubblicazioni su Tintin (anche conosciuta come Le journal
de Tintin), paradossalmente Le secret de l'Espadon (Il segreto
dell'Espadon) ebbe più successo delle avventure dello stesso Tintin, che
appariva con la sua serie nella stessa rivista. Ciò era dovuto al fatto che l’Espadon
cominciò con il primo numero, mentre le avventure di Tintin cominciarono
confusamente con una storia già iniziata (Le sette sfere di cristallo),
abbandonata tre anni prima durante la Seconda guerra mondiale, quando era
serializzata sui quotidiani.
La risposta, sempre in
linea chiara, degli USA è Rip Kirby, un personaggio creato dal geniale
disegnatore statunitense Alex Raymond (lo stesso di Flash Gordon, Agente
segreto X-9 e Jim della giungla).
La
striscia a fumetti fu pubblicata per la prima volta il 4 marzo 1946 sulle
pagine del New York American Journal. Alla morte di Raymond (avvenuta
nel 1956 in un incidente stradale), le strisce furono affidate a Fred Dickenson
(già collaboratore di Raymond per i testi) e a John Prentice.
Rip Kirby è forse il personaggio più
autobiografico tra quelli creati da Alex Raymond, infatti, come lui, è un ex
marine diventato detective privato, porta sempre gli occhiali, come Raymond ama
fumare la pipa, come Raymond è sempre molto elegante, raffinato e colto (è
laureato in legge). E come Raymond ama la bella vita e le auto sportive
(passione, questa, che fu fatale a Raymond).
Nelle sue avventure è coadiuvato dal maggiordomo
Desmond (un ex galeotto/scassinatore) ed è sempre alle prese con il
malvagio Maciullatore, suo acerrimo nemico, evaso da Alcatraz e sempre
affiancato dalla affascinatte dark lady Pagan Lee, che Rip tenta persino
di conquistare ingelosendo l'amata fidanzata Honey Dorian. A differenza
dei nemici di Dick Tracy i deliquenti non provengono quasi mai dai bassifondi
della metropoli, ma spesso provengono proprio dagli ambienti dell'alta società.
Nero
Wolfe di John Broome e Mike Roy nasce nel 1952 sulla scia del successo dei
romanzi. Ha discreto successo e per poco più di un anno, 1956-57, ci fu pure un
quotidiano Nero Wolfe a fumetti. Pur accreditato al creatore Rex Stout,
in realtà è stato disegnato da Mike Roy e sceneggiato da Silver Age.
Rex
Stout (onorato ma infastidito), pur accreditato, non fu molto preso con la
striscia. Questo esempio mostra che Broome, il vero autore, ha correttamente seguito
il calendario giornaliero e le ritualità maniacali del signor Wolfe. Alla fine
ha ottenuto molto di più, in pignoleria, col suo Wolfe di china.
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