Oscar Montani – Glauco Dal Pino
Inconfessabili moventi
Riviviamo insieme un mese e un giorno
di ordinaria follia
(giorno 18)
(giorno 18)
Domenica 18
Sorpresa!
All’aeroporto di Pisa aspettavo impaziente,
presidiando il gate seduto di spalle al terminal FS. Eccitato come si può
essere per una bionda e una mora.
Un mese prima, la bionda Giulie, dopo aver partecipato
a un forum sul sesso estremo, mi aveva chiesto l’add su MySpace. Occhi verdi
grandi, svedese, modella con foto super sexy. Fisico da urlo: cinquantacinque
chili distribuiti da Dio. Altro che l’add…
Dopo un po’, la mora Frencis, danese, cubista s’insinua
in una discussione sui sogni erotici: mi fa l’add. Pornodiva, si dichiara
lesbica e, tra le righe, fa capire che è fidanzata con Giulie. Non tanto fra le
righe, a pensarci bene. Soprattutto a giudicare dalle foto. Anche lei, a fisico,
non scherza: curve dolci, levigate e ci sono proprio tutte.
Giulie m’incalza, annuncia che verrà in Italia: “Sono pazza di te!”. Fuori di testa mi
preparo a un’accoglienza di fuoco. Frencis mi avverte subito che non starà a
guardare. E’ minacciosa: “… arrivo
anch’io!”. Mi fa capire, non tanto tra le righe, che è bisex.
Mai avrei sperato tanto: sesso a tre, con due
lesbiche! Chattai frenetico: gli amici in rete mi caricavano di post, facevano
il tifo. Prima di coricarmi tornavo sempre ad ammirare i due album di foto su MySpace.
Aspettavo con un tumulto nelle vene, ma dal gate di Stoccolma
non uscì nessuno. Né bionda, né mora.
Deluso stavo per andare, quando una mano mi toccò la
spalla. Mi voltai: una brindellona enorme
proiettava un’ombra inquietante su di me.
Un metro e settanta e almeno novanta chili. Capelli castani di stoppa, occhi
piccoli e faccia leggermente rubizza.
Tette enormi, a giudicare dalla massa informe.
“Sorpresa!” Ero basito: sorrideva, no esultava! La scrutai
incredulo dalla testa a i piedi.
Piegando leggermente la testa a destra, mi assicurai anche che, almeno, fosse
sola!
La notte il sentiero tra Marina di Vecchiano e il Serchio
è deserto. L’ho affogata in una pozza tra ginepri e cannicci: due volte fake, che intollerabile doppiezza! Anche
per legittima difesa: pretendeva di fare sesso, standomi sopra. Una dura lotta.
Le sue ginocchia ossute mi serravano il torace in una morsa terribile, mentre
le tette, due orribili batacchi a pera, mi soffocavano. Al pronto soccorso non si
capacitavano: rompersi due costole correndo tra le dune!


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