lunedì 27 gennaio 2014

Un giallo al giorno (12)


Cinquanta minuti di suspense
Un giallo al giorno ... 
Mini rassegna della fiction seriale italiana
(12)



Philo Vance (Albertazzi) 1974

Nel 1974, la RAI Radiotelevisione Italiana, che allora contribuiva alla cultura in Italia creando i più bei sceneggiati e le più belle riduzioni teatrali (talora lo fa ancora), mandò in onda, in sei puntate, i 3 primi casi di Philo Vance, di S.S. Van Dine (La strana morte del signor Benson, La Canarina assassinata, La fine dei Greene).  


Furono sceneggiati per la televisione e  il ruolo del personaggio principale fu affidato a Giorgio Albertazzi. L'attore aveva già lavorato per la RAI con successo   (L’Idiota di Dostojevskj, Mr Hyde di Stevenson).Il Philo Vance viene ritenuto comunemente un interludio, una produzione minore nell’ambito di quelle interpretate dall’attore: io penso invece che abbia rappresentato una tappa significativa, al pari delle altre produzioni ricordate.


Non sono mai stati resi noti i motivi per cui furono scelte per la  trasposizione televisiva proprio le prime tre avventure di Philo Vance. credo sia da mettere in chiaro come, nel novero di tutte quante, proprio le prime tre costituiscano “un tutt’uno”. La strana morte del Signor Benson, rappresenta la vicenda di un uomo solo, un single. Abbiamo poi la vicenda di una donna e di una storia di coppia ne La canarina assassinata. A coronamento ideale la storia di una famiglia ne La fine dei Greene. Si ricordi che in quello stesso anno, in cui per la prima volta la serie dei tre sceneggiati andò in onda, ci fu il referendum popolare sul divorzio. E' possibile che qualcuno, pur nella RAI cattolico-democristiana, che doveva formare le coscienze della nazione, puntando soprattutto sui cardini del vivere civile, innanzitutto sulla famiglia,  abbia riconosciuto la valenza rivoluzionaria di questo sceneggiato.



Virna Lisi è la guest star del secondo episodio. Questa è l'unica immagine che si può trovare in rete.   Il Philo Vance di Albertazzi è molto più teatrale, di quanto non appaia il vero Vance  dei romanzi. Gustosi i duetti nella breve scena con la protagonista femminile de La canarina assassinata,  una Virna Lisi allora al massimo del suo splendore fisico, oppure in varie scene con Lia Tanzi che interpreta una mantenuta; oppure soprattutto con Paola Quattrini, interprete della prima memorabile riduzione, La strana morte del Signor Benson: si assiste quasi ad uno scontro-incontro fra titani del palco, in uno più ridotto, ma più visto, il palco televisivo.




Non è da meno Elena Zareschi, che appare nel terzo episodio. Dalla scelta delle attrici si capisce l'estrema raffinatezza della fiction. Altri tempi. Il trash di Drive in ormai incombeva sulle nostre antenne.


Il Philo Vance di Albertazzi è un personaggio d'attore, più che di regista. In un inciso nel corso della presentazione del suo personaggio, Albertazzi lo dice chiaramente: “..il mio Philo Vance": questa paternità, questo assumersi la responsabilità della resa del personaggio televisivo, distinguendolo da quello narrativo, dimostra un preciso intento, condiviso dal regista e dalla produzione. Lo si capisce da come Philo Vance venga presentato: Albertazzi si presenta, viene truccato, si abbottona una camicia, si sistema una cravatta, e presenta Philo Vance, così come lo fa all’inizio de La strana morte del signor Benson, lo stesso Van Dine: ovviamente Albertazzi riduce la presentazione del personaggio, che nel romanzo è di quasi quattro pagine, e ne sintetizza i caratteri guida, tacendo quelli più macchiettistici (per es. la vanità estrema) e mettendo in evidenza invece quelli più intellettuali. Resta comunque l'eleganza formale nel vestire.

 

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