lunedì 24 marzo 2014

Domande ricorrenti




Ma cos'è questo noir?

Le presentazioni di libri confermano la teoria di Vico: quella dei corsi e dei ricorsi delle domande. Non l'ha mai formulata? Credetemi è stata la prima cosa che ha detto, quando s'è accorto d'essere stufo delle domande ricorrenti che gli ponevano i vari potenti o mecenati di turno!
Quando entro nella sala, mi guardo prima intorno. Studio le persone sedute. Non le conosco, ma, ormai me l’aspettavo: mi faranno quella domanda lì!!!  L'ombra del dubbio incombe, sempre. La domanda che mi assilla, prima o poi, durante la presentazione di ogni noir arriverà.
Domanda posta dall'ascoltatore esperto (quello che si vede tutte le presentazioni della libreria): Cosa contraddistingue il suo noir dagli altri?
"Altri" parola general generica che mi fa pensare a una domanda del genere: Cosa distinugue un cinese dagli altri?
Risposta dell'autore gentile: Facendo riferimento agli stilemi noir, ai canoni hard boiled  o ai frammenti del decadentismo chiamato post-noir?  
Come cantava Gianni Morandi solo uno su mille ce la fa, per cui tenendo conto che mediamente a una presentazione ci sono quindici persone 66,66 priodico volte la potraifare franca.
Ma in libreria c'è anche altra fauna. 
Domanda del bravo lettore: Cosa s’intende “davvero” per noir?
Quel “davvero” scatena in me il killer! Soprattutto dopo che me la sono sentita fare più di dodici volte! Rispondo così.
Risposta dell’autore sbarazzino: Un giallo può essere un noir, un noir può non essere un giallo!
Di solito ottengo un silente assenso, ma  se il lettore è davvero “bravo” insiste: Sta a dire?
Devo allora fare almeno un esempio: Viale del tramonto  è un noir, ma non è un giallo!

Faccio per alzarmi, ma quello è “davvero”, ma davvero “bravo”, no è talmente strunz (trapattonese aulico) da voler dimostrare di esserlo: Allora neanche il tenente Colombo è un giallo, ma è un noir?
A questo punto c’è il rischio di far nottata. Voi che avreste fatto? Io ho solo detto “no”!

Nessun commento:

Posta un commento