Edward Hopper e Batman
Il Joker di Heath Andrew Ledger
Un amico, come me amante del cinema, mi segnala un quadro di Edward Hopper e un'inquadratura de Il cavaliere oscuro, il Batman di Nolan.
Sono andato a controllare. In effetti i
punti in comune sono tanti. Le loro solitudini, tragiche e profonde sono
scavate negli occhi e nella bocca, irrimediabilmente piegata dal
rifiutato (inutilmente) dolore. Ve le ripropongo come postilla della
postilla su Edward Hopper e il noir (ma anche Alfred Hitchcock). Dopo tutto l'interpretazione di Ledger è dannatamente noir!
P.S. Più guardo questo tragico volto (in fondo è solo uno!) e più penso che anche Frank Miller (Il ritorno del Cavaliere Oscuro, ma forse di più, per i volti slavati, in Sin City) abbia subita l'influenza di Hopper. La graphic novel Il ritorno del cavaliere oscuro è opera complessa (molto più di Sin City) e credo sia meglio evitare di cercarvi tracce singole. Il tema della solitudine dell'eroe si avverte anche negli altri piani narrativi, in cui, a volte, fa capolini Hopper.
P.S. Più guardo questo tragico volto (in fondo è solo uno!) e più penso che anche Frank Miller (Il ritorno del Cavaliere Oscuro, ma forse di più, per i volti slavati, in Sin City) abbia subita l'influenza di Hopper. La graphic novel Il ritorno del cavaliere oscuro è opera complessa (molto più di Sin City) e credo sia meglio evitare di cercarvi tracce singole. Il tema della solitudine dell'eroe si avverte anche negli altri piani narrativi, in cui, a volte, fa capolini Hopper.
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