Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 75
Il telefono
senza fili
Marco
Malvaldi
Sellerio
Recensito come giallo, solo perché così lo presenta l'editore
Altro che Tiziana, una
badante moldava ci vuole!
Avevo fatto un voto: non leggere
più le storie del Bar Lume. Un'anima candida, però, mi ha regalato il libro.
Maledetta lei, sorrideva anche nel darmelo! Diceva anche "So che ti
piacciono i gialli, questo è molto simpatico!". Un giallo simpatico?
Pessima lettura invece.
De', che dire di questi vecchietti plagiati dalle
"sacre rappresentazioni" estive del teatro in vernacolo della
parrocchia Cristo Santo? I vecchi manifestamente antipatici, sono, come nel reale, insopportabili. Se siete lettori del glorioso Vernacoliere, troverete le loro battute risapute e viete. Se andate
al teatro in pineta sotto le stelle d'agosto, magari in via Zara a Viareggio,
le avrete già sentite. Se non siete niente di questo aspettatevi una crescita
esponenziale di parole "pseudo labroniche", un fiume torrenziale di modi
di dire livornesi.
Se siete appassionati di Alfred Hitchcock vintage, la storia delle previsioni per adescare gonzi la troverete copiata da uno dei film tv (anni '60) di zio Alfred.
Nonostante queste pecche, sembra
che piaccia. "Pecunia non olet",
dice il boss di Palermo guardando le classifiche
di vendita. Cerchiamo di capire questo successo.
Non si tratta di un giallo, non
c'è (per la verità, Malvaldi mai ne scrisse!). La trama è così esile che non regge
il delitto, figuriamoci il movente o un minimo di analisi investigativa! Non regge
neppure un riassunto senza anticipazioni e non voglio rovinare il piacere di scoprire
il pur prevedibile mistero.
Non si tratta di un romanzo di costume.
E' solo uno spartito da dopolavoro, da Cral, per intenderci. Il commissario Fusco,
l'unico serio della compagnia è stato sostituito da un'Alice marinata che fa combutta
coi quattro vecchi. Operazione di ulteriore Captatio benevolentiæ, come se
ce ne fossero poche!
Nonostante la leggerezza (se sulla
spiaggia, meglio senza vento) la lettura non scorre, subentra presto la noia da
prevedibilità.
Eppure l'autore, l'ho già detto altre
volte, potrebbe far molto di più. Ha la penna facile e, se volesse, arguta. Macina
battute e sprofonda nel trash senza nessuna dignità.
Per questo importante motivo ho
dato due stelle (anche per non sembrare astioso) ma sarebbe stato meglio un pallino bianco
alla Mereghetti.
Voto **/5
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