sabato 6 dicembre 2014

Il gufo giallo (77)

Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli

Giudizio n.  77

 

Poirot a Styles Court
Agatha Christie  
Mondadori

 

 

 
La prima volta di Hercule
Agatha Christie scrisse questo romanzo dopo aver appreso tutto sui veleni durante il suo servizio volontario (si fa per dire dato il momento!) di dispensiera in un ospedale militare. Un po' di trama per l'esordio di Poirot. Inghilterra durante la Prima Guerra Mondiale, a Styles Court, un cupo maniero nella campagna dell’Essex. Da notare che la casa in cui Agatha Christie viveva con il primo marito, il colonnello Archibald Christie, si chiamava Styles.
Il capitano Arthur Hastings (altro che diventerà famoso)   è in soggiorno a Styles Court, dietro invito del suo amico John Cavendish. Una notte, gli abitanti di Styles trovano la proprietaria della villa, nonché matrigna di John, Emily Inglethorp, moribonda a causa di un avvelenamento da stricnina. Hastings pensa di rivolgersi al suo amico Hercule Poirot, rifugiatosi con alcuni connazionali in Inghilterra per sfuggire alla guerra, e residente in un villaggio vicino,  Hercule comincia così a indagare...

ATTENZIONE: SPOILER!!!
Alla fine Poirot dimostra l’innocenza di John Cavendish e la colpevolezza del bieco Alfred  Inglethorp, che ha organizzato il tutto con l’aiuto di Evelyn Howard, sua cugina nonché sua amante, quindi solo in apparenza la sua nemica giurata. La coppia ha avvelenato Emily aggiungendo un agente precipitante, il bromuro, al tonico  che l'anziana prendeva tutte le sere, in modo che i componenti innocui della stricnina, che erano già presenti nel farmaco, si depositassero sul fondo della bottiglietta. Così, l’ultima dose della medicina sarebbe stata letale, in quanto contenente tutta la stricnina dell'intera confezione.
Il piano prevedeva che Alfred fosse incriminato con delle false prove, che potevano essere facilmente confutate in tribunale. Una volta assolto, grazie al principio del "Ne bis in idem", non avrebbe potuto essere processato per lo stesso reato una seconda volta, anche se fossero state trovate delle vere prove contro di lui.
Come si vede profonda conoscenza dei veleni e del loro uso, ma anche attenzione ai meccanismi procedurali della legge.
Ben congegnata (e anche imitata, è storia vera, da vari assassini) la storia,  perfetta l'ambientazione vittoriana (ma se non la conosceva zia Agatha!) ... Come al solito la genialità dell'investigatore belga gabba il lettore che anche nei successivi romanzi, in genere, non riesce a individuare il colpevole. Ma Poirot è prima di tutto un "Gran Saccente" estremamente antipatico, che ci tiene troppo a dimostrare quanto sia bravissimo! 
Non sopporto questo suo modo di essere! Lo detesto, anzi. Miss marple è più umana per non parlare del (lo referisco parecchio) buon Joules Maigret che ripete sempre "io non so nulla" e va avanti come un trattore!

Voto *****/5
 

 

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