Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
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Giudizio n. 87
La giostra degli scambi
Andrea Camilleri
Sellerio
Il rozzo libraio incauto fanatico ...
Stavo per non comprarlo. Eh
sì, perché quel coglione del nuovo libraio della "Libreria
Lungomare", che non ha fatto il militare a Fano (io sì) appena vede che lo
voglio pagare, mi fa da dietro la cassa: "Ganzo,
s'è tirato un cazzotto da sè!". Poi va alla prima pagina e legge: “Alle cinco e mezza di quella matina,
minuto cchiù minuto meno…”. Un viareggino che ci prova col siculo-francioso
di Camilleri, via! Mi aveva rotto i cabasisi, ma era caldo e non mi andava di andare
alla Libreria La Vela, dal mio amico Nino, che sa meglio, anzi parecchio, fare il suo mestiere! Ho
pagato senza salutare.
L'esercizio di
pazienza mi ha evitato di farmi incazzare per questa lettura e mi sono potuto gustare, in levitante accondiscendente
leggerezza l’ennesimo Montalbano; pur in preda a elucubrazioni e retropensieri
da vecchiaia incarognita, la mia, nei riguardi di quella un po' svanita, di maestro
Andrea!
Eh già, che
vogliamo fare? Anche lui, come me, non sfugge alle implacabili regole del tempo. Non
possiamo pretendere, lo sa bene anche Sellerio
sempre a mano tesa (ma distratta nelle copertine: rubata a Piero Chiara e alla signora Giulia, che scopava solo di giovedì!) per il prossimo manoscritto, ogni volta il Montalbano dei
tempi migliori, quando con una sola "taliata" abduceva l’assassino. A
me, che avevo deciso di stare al gioco, è andato bene anche così. La maturità
lo rende più riflessivo e meno macchiettistico, tranne quando va a perdersi (abbasta!)
negli ospedali. Per il resto quelli che funzionano alla grande sono i suoi
collaboratori: Fazio, Augello e l’inossidabile Catarella. Sostengono con
disinvoltura, e dedizione alla causa Sellerio, una trama un po’ fiacca e
segnata da un gran numero di casualità (troppe Maestro, troppe!). A volte i dialoghi si protraggono troppo, altre, invece i passaggi sono bruschi: sì, noto qualche disarmonia. Fretta? L'incipit è di
rara maestria, da studiare nelle scuole di scrittura creativa: tre pagine per parlare di niente! No, scusate, di una mosca fastidiosa.
Nel contesto
generale comunque mi sento di dire che ancora una volta Montalbano, anche se
con qualche capello grigio, ha dato l’ennesima buona prova del suo fiuto! Lettura
piacevole, se non vuoi star lì a fare gli occhi alle pulci, ma devi anche rinunciare
a quelli dei bovi. A me comunque aggiusta il ritmo celebrale, dopo sono più sciolto nello scrivere, soprattutto i dialoghi. e questo è un gran merito. Alla prossima Salvo … sperando che sia un po' meglio.
Speriamo che faccia meglio anche la Sellerio nella scelta dell'immagine di copertina!
Voto ***/5
alla Sellerio voto */5!!!
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