martedì 16 giugno 2015

Il gufo giallo (87)

Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli

Giudizio n.  87


La giostra degli scambi 

Andrea Camilleri 

Sellerio

 

 

Il rozzo  libraio incauto fanatico ...
Stavo per non comprarlo. Eh sì, perché quel coglione del nuovo libraio della "Libreria Lungomare", che non ha fatto il militare a Fano (io sì) appena vede che lo voglio pagare, mi fa da dietro la cassa: "Ganzo, s'è tirato un cazzotto da sè!". Poi va alla prima pagina e legge:  “Alle cinco e mezza di quella matina, minuto cchiù minuto meno…”. Un viareggino che ci prova col siculo-francioso di Camilleri, via! Mi aveva rotto i cabasisi, ma era caldo e non mi andava di andare alla Libreria La Vela, dal mio amico Nino, che sa meglio, anzi parecchio, fare il suo mestiere! Ho pagato senza salutare.
L'esercizio di pazienza mi ha evitato di farmi incazzare  per questa lettura e  mi sono potuto gustare, in levitante accondiscendente leggerezza l’ennesimo Montalbano; pur in preda a elucubrazioni e retropensieri da vecchiaia incarognita, la mia, nei riguardi di quella un po' svanita, di maestro Andrea!
Eh già, che vogliamo fare? Anche lui, come me, non sfugge alle implacabili regole del tempo. Non possiamo  pretendere, lo sa bene anche Sellerio sempre a mano tesa (ma distratta nelle copertine: rubata a Piero Chiara e alla signora Giulia, che scopava solo di giovedì!) per il prossimo manoscritto, ogni volta il Montalbano dei tempi migliori, quando con una sola "taliata" abduceva l’assassino. A me, che avevo deciso di stare al gioco, è andato bene anche così. La maturità lo rende più riflessivo e meno macchiettistico, tranne quando va a perdersi (abbasta!) negli ospedali. Per il resto quelli che funzionano alla grande sono i suoi collaboratori: Fazio, Augello e l’inossidabile Catarella. Sostengono con disinvoltura, e dedizione alla causa Sellerio, una trama un po’ fiacca e segnata da un gran numero di casualità (troppe Maestro, troppe!). A volte i dialoghi si protraggono troppo, altre, invece i passaggi sono bruschi: sì, noto qualche disarmonia. Fretta?  L'incipit è di rara maestria, da studiare nelle scuole di scrittura creativa: tre pagine per parlare di niente! No, scusate, di una mosca fastidiosa.
Nel contesto generale comunque mi sento di dire che ancora una volta Montalbano, anche se con qualche capello grigio, ha dato l’ennesima buona prova del suo fiuto! Lettura piacevole, se non vuoi star lì a fare gli occhi alle pulci, ma devi anche rinunciare a quelli dei bovi. A me comunque aggiusta il ritmo celebrale, dopo sono più sciolto nello scrivere, soprattutto i dialoghi. e questo è un gran merito. Alla prossima Salvo … sperando che sia un po' meglio.
 

Speriamo che faccia meglio anche la Sellerio nella scelta dell'immagine di copertina!
 
Voto ***/5
alla Sellerio voto */5!!!
 

Nessun commento:

Posta un commento