martedì 14 luglio 2015

Piante Assassine, anteprima racconto

 Piante assassine
(Una giungla domestica)



Gradi  150 °F
La specialità più famosa e discussa, allo chalet, è il Negroni “sbagliato due volte”. E’ famosa perché audaci milanesi in e coatti romani  arrivano anche dal Forte per assaggiarla. E’ discussa perché qualche maligno sostiene che, sbagliato, lo sia tre volte. I perfidi, che pure non l'hanno mai voluto assaggiare, l’hanno chiamato Negroni “alla Bartali”: “… tutto sbagliato, tutto da rifare!”.
Infine le acciughe; speciali, che non te l’aspetti quanto son buone. Marinate con deliziosa speziatura, un segreto della casa. Son tanto prelibate che vengono tenute sotto il banco, fuori presa e fuori vista. Pippo le serve “centellinate”, due con tre olive rosatelle piccanti, per accompagnare uno dei due famosi beveroni. Per godere bisogna sacrificarsi un pochino!
Infine la terza specialità della casa non si discute: fa davvero paura! E' "arginata" in un grosso pirone appoggiato sul banco dove, appiccicato con del nastro telato, quello grigio americano da ostaggi, fa mostra di sé un invitante cartello: “Mistura d’Armorica 150 °F” – 50 cent.”.  
Se osate affacciarvi sul bordo di quella specie di cofana noterete un   liquido giallo che continua a gorgogliare, ribollendo al centro come la pozione magica del druido Panoramix. Pippo la vorrebbe spacciare come celtica, ma credo  si tratti di una terrificante bevanda al ginger, habanero red e alcole etilico in dose molto alta. Era credibile la voce sotterranea, ma non troppo, che affermava fosse  ispirata a una pozione rituale di uno sciamano Sioux. Fu insegnata a Pippo da un irsuto biker (dotato di Harley Davidson) .....

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