Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli
Giudizio n. 88
Tempi glaciali
Fred Vargas
Einaudi
Un cinghiale in Islanda
La penna è ancora buona, ma
il romanzo non è riuscito bene. Ciambella dal buon sapore, ma il buco, ahimé, questa
volta non c'è! Ben scritto, alcune pagine folgoranti, altre noiose, nel
complesso storia prolissa e troppo lunga!
Incredibile:
iniziate con un cinghiale in un bosco e vi trovate col cinghiale in Islanda a
guinzaglio di Robespierre. Tutti e due, in Islanda, "Ci
stanno come i cavoli a merenda!",
avrebbe sentenziato mia nonna.
Una
vicenda intricata, non complessa, complicata! J.B. Adamsberg, invece di spalare nuvole,
questa volta si cimenta a dipanare una palla di alghe. Che palle, questa
"palla di alghe fatta di migliaia di frammenti intrecciati che a loro volta
provengono da decine di alghe diverse". La storia si dipana tra le nebbie
di Grimsey in Islanda, in cui Adamsberg rischia di perdere tutto, dalla vita
alla fiducia dei suoi uomini, Un sollievo per il lettore, anziché suspense! Annoiato dalle puntigliose rievocazioni in
costume di una fantomatica società per lo studio degli scritti di Maximilien
Robespierre, il lettore mormora "era ora!". Non sono fluenti e angosciose
neppure le instancabili indagini a in una fattoria di Sombrevert. Vargas mette il
personaggio in una lotta contro il tempo che anziché mettere in serie
difficoltà "lo spalatore di nuvole", lo catapulta, senza una logica, nel
sorprendente finale. Letto con gesti di noia, non meritavo questo dopo la lunga
attesa.
Quattro anni
sono tanti. Prima, dicono quelli che la conoscono bene, Fred Vargas scriveva un
romanzo durante le ferie: 30 giorni. Il tempo inusuale ed eccessivo non le ha giovato.
Ho il sospetto, ma è una mia malignità "A
pensar male si fa peccato, ma qualche volta...", che i romanzi dovessero
essere due, li aveva a metà, le venivano troppo brevi e allora li ha uniti. Nonostante
il gran lavoro che Fred deve aver fatto con l'editor, io noto diverse soluzioni
di continuità. Non sono giunti a coda di rondine, ma fatti a colpi di chiodi! I
personaggi, chiamati a un coralità eccessiva sono tutti nervosi, anche Jean Baptiste.
Voto ***/5
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