mercoledì 19 agosto 2015

Il Gufo Giallo (86)


Il gufo giallo
recensioni di romanzi gialli

Giudizio n.  86

La sposa era in nero
Cornell Woolrich 
Gialli Mondadori



 

Danza macabra
La morte, quando non cavalca una cavallo nero e scheletrito, ha fretta e cammina con passi nervosi e svelti. Ha fretta e non distingue, mena fendenti con la sua falce e uccide anche inonnocenti prematuri.
Quattro uomini che non hanno niente in comune vengono uccisi nell'arco di due anni da una donna misteriosa e camaleontica: capelli e occhi chiari, o erano scuri? Magra, no formosetta! Meno di trent'anni, ma forse era più matura. Sono donne diverse o è una sola? tutti l'hanno vista, nessuno la ricorda bene...  Perché uccide questi uomini? Come riesce a scomparire nel nulla?
Rileggendolo ora mi è apparso inquinato: odora del profumo di Jeanne Moreau. 


Risente anche della sintesi geniale e immaginifica di Truffaut. Sapevo come andava a finire, anzi come non andava ...no,  sì mi confondo col film, anzi prevale.
Un libro che si regge solo sulla suspense non può essere riletto, va regalato a un amico che non l'ha letto.
Un romanzo breve, che vorrebbe tenere incollato il lettore alla pagina. Non ci riesce, è spesso "verboso". Cornell è un grande ideatore di trame, il cinema gli è grato, ma la sua prosa non è altrettanto brillante come le pellicole da lui ispirate. Comunque, senza scadere nella violenza gratuita, ma reggendosi sulla suspense del motivo degli omicidi il libro, pur con qualche crepa, tiene. Ottime descrizioni dei preparativi alla creativa scena del crimine, e un finale inaspettato, ma che sa di allungamento del brodo (cresce un frate, brodo lungo e seguitate!) all'ultimo momento... non ce n'era bisogno, ma forse l'editore ha chiesto qualche pagina in più all'ultimo momento.
Riporto due citazioni a testimonianza di quello che ho detto.
"Non si ha un'avventura con il proprio ideale, lo si adora".
Questa è da baci Perugina. Non conosco il corrispettivo testo originale in inglese, spero sia meno da pappagallino dell'oroscopo.
"La chiamò con tutti gli appellativi possibili, tranne con quello di assassina, perché non gli passò per la testa. La chiamò con tutti gli appellativi, tranne che con quello che si meritava.
Ingenua allitterazione, da dimenticare. Tenete conto che tra le pagine si trova anche di peggio.
Il finale è ingarbugliato e invece di tranciare cuce...
Il pezzo meglio è la copertina "giallo Mondadori", semplicemente stupenda e siamo solo nel 1948.
Voto ***/5

Nessun commento:

Posta un commento