Il verso della civetta
di
Oscar Montani
Nerocromo ed.
Scheda del libro
Inizio dell’estate del 1927. Era
attesa “Tranquilla,
calma e laboriosa”, come aveva promesso
più volte Mussolini. Non sarà così. Una notte qualcuno bussa alla porta del
dottor Idamo Butini, medico condotto, in
cerca d’aiuto. E’ un collega medico chirurgo, braccato dai fascisti. E’ fuggito
da Firenze e deve essere nascosto. Almeno per un po’. Neanche Montevarchi è
però un rifugio sicuro. Il suo arrivo inoltre segna l’inizio di una serie di
fatti inquietanti. L’operosa cittadina industriale del Valdarno è sconvolta dal
suicidio di un’anziana signora. La donna, invalida su una sedia a rotelle, è
volata dalla finestra di casa sua schiantandosi sul selciato. Due giorni dopo un feroce delitto è commesso in
pieno giorno nella piazza principale del paese. Un edicolante, invalido di guerra, viene
misteriosamente sgozzato mentre è
seduto dentro l’edicola. Non si capisce né il motivo, né il modo. Come se non
bastasse Idamo viene pregato dall’ex Proposto, anche lui invalido, di cercare
una giovane novizia. Sembra fuggita per amore o per vergogna: è incinta? Sembra
una storia boccaccesca, come indicano alcuni versi esposti sulla civetta
dell'edicola, ma niente, in questa
storia, è come sembra.
La comunità ripiomba nel clima di
tensione, d’incertezza e paura di tre
anni prima. Idamo Butini, medico
condotto, è chiamato dal suo amico, il maresciallo dei carabinieri Cosentino, a
fare le prime analisi forensi. Il carabiniere è in partenza. Ha ottenuto il
trasferimento e ha già pronti la cassapanca e lo zaino. Ma l’amato Piemonte, di
fronte a un’indagine in coppia con Idamo, può aspettare ancora qualche
giorno.
Il dottor Butini, turbato dai passati delitti, frustrato
dall’inutilità delle sue azioni di resistente e preoccupato dall’Ovra che
bracca l’amico, non vorrebbe partecipare
alle indagini. Due fatti lo convincono: l’arrivo dell’ottuso maresciallo Gravina,
sostituto di Cosentino e un malato particolare.
Un ragazzino traumatizzato che ha smesso di parlare e mangiare. Sospetta
indigestione di dolci, ma a casa della donna lo sguardo terrorizzato del
fanciullo tremante lo turba e gli desta un sospetto: il ragazzo sa qualcosa su
uno dei delitti. Forse è uno scomodo
testimone in pericolo di vita. Il medico non può tirarsi indietro: deve
scoprire il colpevole e salvare il ragazzo.
Non è finita, il maresciallo,
felice nell’accettare la sua collaborazione, lo vuole accanto tutto il tempo. Idamo, consapevole che Cosentino potrebbe
partire da un momento all’altro, non si fida del nuovo maresciallo che ormai ha
preso le consegne della caserma. Anche per questo decide di affidarsi solo agli
amici: ha paura per il ragazzo. Le sue indagini procedono tra mille difficoltà
e il pericolo è davvero grande. La morte lo sfiora, ma riesce a svelare il
mistero. La verità, come sempre in provincia, non sarà consolatoria, ma
intricata assai.
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