Film n. 99
“Mulholland Drive” ( --- )
di David
Lynche
con Naomi Watts, Laura Elena Harrig, Justin
Theroux
Quando
la critica mostra gravi limiti
In seguito ad un
incidente automobilistico avvenuto sulla Mulholland Drive di Hollywood, Rita,
unica superstite, perde la memoria. Dopo essersi allontanata dal luogo
dell'incidente, ed aver disceso incespicando nei rovi la collina che porta a
Los Angeles, in evidente stato di shock, crolla in un prato e cade in un sonno
profondo.
Al risveglio
Rita si introduce di soppiatto nella casa, dalla quale la padrona, una nota
attrice, si è allontanata per motivi di lavoro. La dimora però rimarrà
disabitata per poco, dato che Betty Elms, nipote della proprietaria ed
anch'ella attrice, arrivata dal Canada in cerca di gloria, prende dimora
nell'appartamento della zia…
Così inizia Mulholland Drive, sopravvalutato, anzi ipervalutato, film
di David Lynch. Tanti i difetti di nascita considerati da critici sciagurati, pecoroni e
forse prezzolati come tocchi di Lynch! Ma il tocco ce l’ha avuto solo Lubitsch
e solo Billy Wilder c’è andato vicino!
Fu concepito
inizialmente (prima ancora della confezione cinematografica) come un episodio
pilota di una serie TV commissionato
dall'emittente ABC con l'intento di ripetere il successo ottenuto da Lynch con I
segreti di Twin Peaks, serie anch’essa sopravvalutata. Il progetto
venne accantonato perché la ABC non era soddisfatta delle scene girate,
preoccupata per il finale aperto e la trama troppo complicata: l'episodio non
venne mai trasmesso. StudioCanal, dopo aver prodotto Una storia vera,
acquistò i diritti di Mulholland Drive e ne riavviò il progetto. Lynch
riscrisse ed ampliò la sceneggiatura, peggiorandola. Dopo un folle taglia e cuci
(specchi, doppi, intrecci verticali, simbolismi…) ne fece un film.
Pregi:
fotografia e inquadrature. Difetti: non ci si capisce assolutamente niente. Pregi
(allo spettatore): il regista che gongola!
Quando ho saputo
che era considerato il miglior film del millennio (solo 16 anni, ma tra circa 4.000
pellicole!) mi sono fatto la violenza di rivederlo. Non l’avevo capito prima, né
l’ho capito ora.
Voto **/5
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