Donne
uccise
Il
tema è ancora tristemente d'attualità
Rubo sul web questa immagine che mi sembra renda bene ciò che accade: alla fine la mimosa sarà accompagnata dalla scritta RIP!
Dalle oltre 150
donne uccise nel 2014 l'anno scorso si era scesi a 128. Purtroppo è di ieri la
notizia che a fine ottobre siamo già a 116. La curva risale. C'è da temere che a fine anno si arrivi a 140!
Nel periodo 2005-2016,
secondo i dati delle agenzie statistiche, gli omicidi avvenuti nell'ambito di
una coppia hanno avuto nel 40,4% dei casi un movente passionale, e nel 21,3%
sono stati originati da liti o dissapori. I restanti 38,3% per Inconfessabili
Moventi. Qualche anno fa per esorcizzare l'orrore dei delitti di
provincia avevo scritto per gioco 31 racconti (non tutti erano femminicidi,
anzi pochi), ora mi accorgo che il clima è lo stesso.
I mass media spesso
traducono "incofessabili moventi" con "futili motivi". Si
vede che i giornalisti, nel derubricare questi delitti, non rimangono colpiti dall'odio
e dall'efferatezza spietata con cui la maggior parte degli omicidi viene
commessa.
Sempre secondo le
statistiche le armi più utilizzate per uccidere sono state quelle da taglio
(32,5%) e da fuoco (30,1%), mentre nel 12,2% dei casi i killer hanno fatto uso
di "armi improprie", il 9% ha strangolato la vittima e il 5,6% l'ha
soffocata, ma sono cominciate a comparire le taniche di benzina con cui darle
fuoco. La volontà omicida sembra esser quella di "cancellare" la
vittima. Nel 16,7% dei casi il femminicidio è stato preceduto, preannunciato
direi, da "violenze note", l'8,7% delle quali denunciate alle forze
dell'ordine.
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