martedì 22 novembre 2016

Proviamo col dentifricio!

Raccomandazioni agli esordienti
o aspiranti giallisti,
 come se si trattasse della pubblicità di un dentifricio

Anche ieri me l'hanno chiesto: "Quali consigli puoi darmi per scrivere un romanzo giallo?". Mi sono venuto a noia a parlare di questo, nessuno mi ascolta! Sono anche orribilmente stufato, mortalmente annoiatoe preoccupato per il futuro de "giallo" quando leggo i tentativi di emeriti ignoranti che  scrivono gialli su temi che non conoscono (il web che ci sta a fare?). Se l'isipienza letteraria si sposa con l'ignoranza tecnica vengono fuori libri ributtanti. Ma un editore a pagamento o simile lo si trova e sul mercato (non sarà improprio chiamarlo così?) si vedon girare libri che rovinano il gusto o peggio del lettore. Sono a tutti gli effetti bottiglie di vino al metanolo!
So che la mia è una lotta impari, una missione impossibile, ma ... Proverò a seguire i dettami della pubblicità dei dentifrici: nessuno capisce di percentuali, ma tutti le ascoltano e ne rimangono colpiti. Chissà...

Pensi di scrivere un romanzo o, peggio, lo hai già nel cassetto? Rientri nel 77% della popolazione italiana. Nel primo caso (37%) leggi e rifletti su queste note, nel secondo (40%) dai fuoco anche al cassetto: se tu non dovessi desistere non sapresti dove riporlo!


Negli ultimi giorni settantasette incauti e invadenti conoscenti (58% del totale), gli amici (100%) non oserebbero,   aspiranti e/o sedicenti esordienti scrittori mi hanno chiesto, pensando di farmi cosa gradita: "Quali consigli può darmi per scrivere un romanzo giallo?" (Sì, gli sconsiderati mi danno pure del tu, come i commessi di un negozio di sport!). 
Al telefono ringhio, se sono di fronte faccio lo guardo severo e  dico con voce astiosa: "Incauto! Per scrivere un giallo o un noir occorre soffrire, farsi un mazzo grande così, sudare freddo e caldo, esser cattivi, soprattutto c'è un decalogo!" 
Più volte sono intervenuto per scoraggiare ora mi sono davvero stufato! Visto che non mi ascoltano pubblico l'ennesimo decalogo. Non voglio più recitarlo a mente: questo infatti non saprei! Speriamo che finalmente  mi prendano sul serio, ma lo so seguiteranno a scrivere, a scrivere male, "molto malissimo assai"!
Decalogo semiserio per incauti aspiranti scrittori di gialli o noir

1. Cadaveri. Il 91% dei cadaveri racconta com'è morto. Documentarsi su procedure investigative, raccolta tracce e indizi, autopsia compresa (non svenire!), armi e veleni e tutto quanto riguarderà il delitto su cui vuoi scrivere, anche armi improprie, tipo una biro. Non hai visto Il silenzio degli innocenti? Ma allora ... dove vuoi andare?


2. Luoghi. Della location devi conoscer il 78% dei luoghi. Se parli di un posto è bene tu lo conosca di persona, anche se fosse un deserto disabitato o una buia foresta canadese. Figuriamoci un città, dove vivono centinaia di migliaia di persone! Nel dubbio, ambienta il tutto nel tuo paesello natio.



3. Montaggio. Il 46% dei romanzi perde mordente dopo pag 27, il 30% dopo pag 71. Non perdere mai il filo del discorso e fai in modo di "avere tutto in testa", man mano che la narrazione procede. Ogni tanto è da rivedere come un film. Quando lo farai avrai lo sguardo assente e ti prenderanno per scemo! In verità, così facendo, prima o poi ci diventi.



4. Flessibilità. Il 73% degli autori sia ddormenta sulla tastiera alla cartella 211! Non metterti a tracciare prima tutta la trama: sarebbe come, quando scrivi, mangiare una pizza fredda bevendo birra calda! Insieme al bacio di moglie, fan passare tutte le voglie! Così dicono a Livorno... anche quella di scrivere.



5. Tu quoque brute, fili mi!.
Il 79% dei tuoi personaggi sone dei farabutti! Non affezionarsi ai personaggi: loro ti tradiranno appena possono! Sì, se non ti pugnaleranno alle spalle, faranno quello che vogliono loro senza dartene conto.




6. Sii un killer! Il 38% dei personaggi dopo un po' diventa scomodo o antipatico. Per non far la fine di un puntaspilli, sii pronto, in ogni momento, a far fuori uno o due personaggi. Trasformati in cinico spietato assassino e puniscine uno per educarne dieci! Magari, evita di fare come Loriano Macchiavelli che uccise il Sarti Antonio. Ricordati che sono coriacei, Conan Doyle ne sa qualcosa!




7. Cinismo. Gli assassini che tu racconti nel 65% dei casi si montano la testa. Non provar pena per il tuo assassino, lui sa che sei sua madre e suo padre al contempo,  fa scena per intenerirti. Ricordati che è bieco, spietato e calcolatore. E' uno che finge! Un Pinocchio di ghiaccio! Non trovare, per lui attenuanti: sarebbe inutile buonismo!




8. Il tempo. Anche se il 73% dei treni sono in ritardo, non badarci.  I tempi sono determinati e scanditi dai mezzi di trasporto, non dimenticarlo mai. Consulta i tabelloni! Anche quelli in autostrada: tracciano la durata di un percorso.




9. Movente. Nel 92% dei casi è il movente che attira il lettore. Il movente dev'essere "interessante" anche per il lettore. Ricorda, se tu racconti cose perverse, il lettore lo è di più, è pure frustrato da un'esistenza da pendolare. Si identificherà volentieri con un delinquente che cerca di trarre vantaggio personale dal delitto!




10. Forbici. Il 97% dei romanzi sono troppo lunghi. Non t'affezionare a scene che paiono brillanti pezzi letterari, se intralciano l'azione o la suspense, tagliale senza pietà! Ti vendicherai così dei personaggi che ti hanno tradito! Sii spietato...




Regola delle regole. Il 73% dei romanzi inizia  con l'incipit: "Era una notte buia e tempestosa", se riuscirai a scrivere un'altra frase rientri nel 7% che sa scrivere e sarai a posto!


Corollario tombale: Il 94% delle professoresse di lettere non sa scrivere e forse neanche leggere. Se una professoressa di lettere ti dice "Sì, scrivi corretto!", non ti resta che smettere davvero. Non hai speranza alcuna di diventare scrittore, soprattutto se la Prof si chiama Camilla!

Infine: abbi una sana paura della pagina bianca. E' infida. Finirai col riemperla con tante cavolate barbose, messe in file ordinate, che alcuni chiamano righe...



 

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